• Marx non è dio e il suo pensiero non rappresenta ciò che rappresenta per i credenti cristiani il Vangelo

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    di Gian Carlo Zanon

    Alcuni dei miei compagni, con cui ho condiviso decenni di ricerca, hanno pubblicato sulle loro pagine face book un articolo di  Federica Parisi http://www.lachiavedisophia.com/blog/marx-religione-oppio-dei-popoli/?fbclid=IwAR3nJd1op5ZVfkbueitZuI_M0u8FDVFd4pCsx3Y3jX8rD-ni3avbMVxCKSU che io ritengo quantomeno imbarazzante. Lo hanno pubblicato senza neppure un cenno di critica sul testo che ovviamente non condivido. Molti altri, probabilmente, spero, senza neppure leggerlo, hanno espresso la loro vicinanza col simbolo del pollice recto.

    Per capire di cosa sto parlando, basta leggere questa frase: «Secondo Marx, invece, la matrice della religione deve essere ricercata nella società che, appunto, ospita gli esseri umani.» la società ospita gli esseri umani? Io sapevo che la società è composta da esseri umani, e che non è una entità che li ospita. Mi sbaglio?

    Questo articolo, e la non reazione dei miei compagni, mi fa pensare a una frase di Massimo Fagioli inserita nel suo libro  “Bambino donna e trasformazione dell’uomo” alla pagina 239: «Può essere comico se non fosse doloroso, immaginare con un po’ di fantasia che, in effetti, molti intellettuali marxisti ripetono le frasi di Marx come gli ebrei che portavano le tavole della legge in fronte».

    Nella pagina precedente (pg 238) Fagioli scriveva: «Marx dice che, appunto, che bisogna fare i nessi tra “filosofia” e realtà, (…) poi lui per primo scinde la realtà psichica dell’uomo e la annulla e non fa nessi tra realtà materiale ed affetti. (…) E il miglioramento della realtà fisica umana , che, coerentemente, si può ottenere soltanto con mezzi fisicamente violenti (la critica delle armi) diventa così l’ennesimo inganno, l’ennesima delusione. (…) L’alienazione religiosa è a monte e non a valle delle altre alienazioni, L’alienazione religiosa è alla nascita dell’uomo e soltanto un rapporto interumano sessuato può far superare al neonato il germe della sua alienazione. Non può essere soltanto la soddisfazione dei bisogni. Affrontare l’alienazione religiosa e il feticismo delle merci ha un senso se si fa superare all’uomo la fonte pulsionale della creazione degli dei. Altrimenti, non può più adorare il vitello d’oro? Adorerà le tavole della legge e lo stesso Mosé»

    E invece Federica Parisi scrive: «Se si attuasse il cambiamento sociale e con esso venissero meno le disomogeneità economiche e l’oppressione capitalistica, secondo Marx, crollerebbe anche la religione, poiché gli uomini non avrebbero più motivo di “drogarsi” per far fronte ad una situazione invivibile.»

    Pensare di annullare l’alienazione religiosa annullando le differenze sociali è una grande stupidaggine. Gli esseri umani non potranno più adorare dio? Non c’è problema adoreranno Hitler, Mussolini e Stalin, magari anche la nostra premier al posto della madonna, chissà; non avranno una religione salvifica in cui credere? Non c’è problema, crederanno in una ideologia e nel sol dell’avvenir che spunterà quando tutti saranno vestiti uguali… ecc.

    Purtroppo Marx – anche a causa di Engels, che gli “suggeriva” di non leggere “L’essenza della religione” di Feuerbach, perché era «una schifezza» che lui aveva letto con un senso di «repulsione»  – dopo aver capito che “l’alienazione religiosa è l’alienazione delle alienazioni” nel senso che è a monte di ogni altra alienazione e religione, non capì molto dell’alienazione religiosa che, scrive Feuerbach nel suo libro, non letto da Marx, «avviene prima del linguaggio e cioè, è lecito concludere, prima della cultura». Infatti pensare di annullare l’alienazione religiosa annullando le differenze sociali è decisamente una grande stupidaggine.

    Non bisogna leggere Marx in modo dogmatico come  credenti che leggono il Vangelo, quando dice una stupidaggine è necessario accorgersene.

    17 dicembre 2022

    Leggi anche “ALIENAZIONE RELIGIOSA – i buchi neri dell’Essere e il vortice del Nulla” di G.C. Zanon – Editore PresentARTsì

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