• Habemus papam … Eugenio Scalfari da Civitavecchia

      0 commenti

    images

     

     

    giurdi Giulia De Baudi

     Mai come oggi la lunga mano della Propaganda fide, istituita da Gregorio XV nel 1622, aveva  raggiunto tali traguardi di irradiazione mediatica. Sto parlando naturalmente del “fatto del giorno” che vede un … Signor Non so (Eugenio Scalfari) dialogare con il Signor Altoparlante di dio in terra Mario Bergoglio.

     

    Decini di giornalisti e editorialisti dei giornali italiani fanno da cassa di risonanza acritica a questo mfarneticante dialogo che si vuole far passare per un dialettica sulla fede ma che in effetti è pura propaganda che ha il solo scopo di dare visibilità ai due compagni di merenda.

     

    In effetti ci si potrebbe tirare fuori un ennesimo filmetto stile commedia all’italiana … lo si potrebbe chiamare Vacanze della mente o Quando la mente è in vacanza. La storia è di un tizio che si autodefinisce non credente, ma che si innamora di un invasato religioso che decide, motu proprio,  che la divinità che egli ha nella mente  è una realtà. «Dio è una realtà con la «R» maiuscola» scrive Bergoglio. … e qui  mi è venuta in mente una canzoncina goliardica: «se il tuo dio è una realtà/ olelè – olalà/ faccelo vedè/ faccelo toccà».

     

    Scalfari-e-France

     

    Ma il furbacchione porteño, che si è messo il saio da francescano sopra le proprie vergogne di gesuita colluso col potere militare argentino – vergogne di cui nessuno sembra essere a conoscenza – dice che il suo dio si è mostrato allorquando, durante una copula sacra con una tipa immacolata, ha generato il suo figliolo. Come dire: se una donna è incinta qualcuno ce l’avrà messa. E quindi o è stato, come dice Heinrich von Kleist ne La marchesa di O… , l’angelo annunciatore, oppure “uno che ci sapeva far da dio”.

     

    Scrive, il gaucho de la pampa  sconfinata, che la realtà con la R maiuscola  del suo dio, che  sottolinea «non dipende, dunque, dal nostro pensiero», è assicurata dal frutto della sua copula:  «Gesù ce lo rivela».  In realtà rivela solo l’esistenza di una leggenda che dura da circa duemila anni, ma certe persone è meglio non contraddirle … non si sa mai, si potrebbero scompensare.

     

    D’altronde, come ha ricordato Vito Mancuso il 12 settembre su L’Unità, persino il cardinal Martini, citava spesso la frase di Bobbio: «La vera differenza non è tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa». Io aggiungerei anche che chi non possiede un pensiero confermato da dati di realtà, ma crede che ciò che egli crea nella mente sia realtà, con la R maiuscola, è un paranoide delirante.

     

    Paranoia per paranoia se Scalfari benedice Bergoglio  in questo modo: «lunga vita e affettuosa fraternità con Francesco, Vescovo di Roma e capo d’una Chiesa che lotta anch’essa tra il bene e il male» si potrebbe sospettare che egli si creda un papa che può intercedere per concedere una grazia.

     

    E ora abbiamo tre papi: Ratzinger, il papa emerito, Bergoglio, il papa papa, Scalfari, il papa che si è preso il compito di evangelizzare e portare alla “grandezza della fede”, cioè al delirio religioso, quei rari ed incalliti  individui di sinistra che non hanno ancora perso il vizio di pensare.

    15 settembre 2013

    DOSSIER BERGOGLIO leggi qui

    Per le vicende dell’angelo della La marchesa Von O… di H. von Kleist leggi qui

    Scrivi un commento