• È morto Videla, responsabile, insieme alla Chiesa cattolica, della morte di trentamila desaparecidos e del rapimento dei loro neonati

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    di Giulia De Baudi

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    «È morto in un carcere di Buenos Aires all’età di 87 anni Jorge Rafael Videla, l’ex comandante dell’esercito che depose Isabelita Peron e guidò l’Argentina durante la dittatura militare tra il 1976 e il 1981. Videla era rinchiuso nel penitenziario di Marcos Paz dove stava scontando due condanne all’ergastolo e una a 50 anni per crimini contro l’umanità. All’ex comandante dell’esercito erano imputati l’assassinio e la tortura di 30 mila persone nonché il “furto di neonati” nell’ambito della tragedia dei ‘desaparecidos’. Videla è spirato nel sonno. La notizia è stata diffusa dalla moglie secondo la quale l’ex dittatore aveva avuto un malore ieri sera.»

     

    Con questo scarno testo Radio Vaticana New ha dato notizia della morte di Videla. La mancanza di aggettivi denota la volontà della Chiesa di Roma di prendere la “giusta distanza” da questo assassino responsabile della morte di almeno trentamila desaparecidos.

     

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    Una distanza che, come abbiamo più volte denunciato nei nostri articoli, per decenni non ci fu. Anzi.


    Videla testimoniò più volte che la Chiesa cattolica conosceva perfettamente sia la sorte dei giovani argentini torturati e poi lanciati dagli aerei, sia del rapimento dei loro figli, consegnati attraverso istituti religiosi  a “buoni cittadini cattolici”.

    Videla sostenne più volte che le autorità ecclesiastiche furono sempre vicine ai militari e d’accordo con il genocidio argentino. Ogni decisione dei militari a riguardo veniva comunicata e concordata con i rappresentanti della Chiesa di Roma. Sugli aerei che portavano i giovani torturati sopra l’oceano dove venivano gettati, erano sempre presenti i cappellani cattolici militari che avevano il compito di lenire i sensi di colpa dei militari che gettavano i desaparecidos dagli aerei. Secondo alcune testimonianze che potete trovare in modo dettagliato sui nostri articoli, nei fu la Chiesa a trovare questo metodo di assassinio perché lo riteneva “molto cristiano”.

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    In una intervista  con la rivista  argentina El Sur, Videla disse: “La sparizione delle persone fu una cosa dolorosa (…) i gerarchi cattolici ci aiutarono a maneggiarla.  In alcuni casi la Chiesa offrì il suo aiuto di fronte ai familiari che avrebbero potuto far uso politico delle dicendo loro che il figlio era morto e consigliandoli di non cercarlo più “.

    I responsabili citati da Videla erano il primate argentino Raúl Primatesta (morto nel 2006) e il nunzio apostolico Pio Laghi (morto nel 2009). Erano loro che Videla consultava frequentemente.

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    “nella mia vita ho parlato con molte persone. Con Primatesta, molte volte. Con la Conferencia Episcopal Argentina, mai ufficialmente, ma solo con alcuni vescovi. Con loro abbiamo parlato moltissimo, soprattutto con il nunzio apostolico Pio Laghi”, citò Videla. Videla in quell’intervista affermò che i vescovi “comprendevano” la situazione che gli si mostrava. “La Chiesa comprese bene tutto questo e se ne assunse i rischi” disse.

    Pio Laghi, nunzio apostolico in Argentina tra il 1974e il 1980, fu accusato de complicità con la dittatura dalle Madres de Plaza de Mayo che ancora cercano i loro figli scomparsi  e fu denunciato nel1997 in Italia, ma la denuncia venne insabbiata.

    Videla in qualla linga intervista affermò che le torture, il rapimento dei neonati, e il saccheggio dei beni delle vittime furono prodotti dal “potere e dalla libertà di azione che erano stati dati all’esercito argentino “. ” È  inevitabile molti abbiano utilizzato queste libertà a proprio beneficio.” Sostenne l’ex dittatore.

    17 maggio 2013

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    • hai dimenticato quelli, che a pensarci bene,sono forse i veri carnefici,la maggioranza degli argentini che con la loro vigliacca indifferenza,e la loro silenziosa complicità, hanno permesso lo sterminio di un’intera generazione.

      ps
      basta vedere le manifestazioni di gioia, che hanno accompagnato l’elezione del giuda argentino sul trono di pietro.

      • Hai ragione.Hai perfettamente ragione. La stessa cosa successe nell’Italia del ventennio, nella Germania del terzo Reich … e sta succedendo ora con questa crisi cavalcata dalla grande finanza, legittimata dai politici e nascosta dagli informatori mediatici. I Turchia si stanno ribellando contro un governo teocratico, in Italia i più negano che ci sia un governo teocratico …. cha fare Antonio? Che fare? Io per aver riportato un articolo di Horacio Vertbitsky in cui si diceva che l’Opus dei era responsabile del golpe argentino sono stata denunciata e censurata dal giornale su cui scrivevo. Per aver accusato un Leghista che aveva insultato Ileana Argentin dicendole “sta zitta andicappata”, di nazismo, sono stata denunciata alla polizia postale da quello stronzo. Per aver detto che Napolitano si comporta come un mafioso sono stata buttata fuori da un giornale , stessa cosa per aver scritto che non esistono preti buoni o preti cattivi ma soggetti che lavorano in modo binario unicamente per la Chiesa cattolica … ho deto che non voto per Marino perché ha dichiarato per aborto e eutanasia sta con la Chiesa e ho litigato con i pochi amici che mi erano riasti che mi hanno dato della fascista amica di Alemanno … io ce sto a provà Antonio , ce sto a provà … ma sono grida nel deserto …

        … che te devo dì … buona serata …

        Giulia

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