–
… è nel momento in cui mito e convenienza politica coincidono e si incastonano uno con l’altra che nasce il dogma religioso e viene canonizzato
–
di Gian Carlo Zanon
–
Anche oggi scrivo sollecitato da Antonio un nostro lettore anarchico e quindi molto stimolante, che sottolinea, a modo suo, alcune caratteristiche ”pacifiste” che si troverebbero – io non ho controllato a fondo perché non ne ho gli strumenti – in alcune sure coraniche.
–
Ricopio facendo copia e incolla il commento di Antonio (Ipazia & Bakunin) postato qui
Sura V – Al-Mâ’ida – (La Tavola Imbandita)
32 . Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo, che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. I Nostri Messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra.
33. La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso
La prima cosa che mi salta all’occhio è la strana presenza nel versetto 32 della dizione “Figli di Israele”. Ma non essendo un esegeta, come diceva Totò “desisto”.
Desisto ma faccio solo notare che Allah il “compassionevole” due versetti più sotto di trasforma in una specie di minaccioso mister Hyde:
34 . eccetto quelli che si pentono prima di cadere nelle vostre mani. Sappiate, Allah è perdonatore, misericordioso. (e per quelli che non si pentono? Crocefissione?)
35 . O voi che credete, temete Allah e cercate il modo di giungere a Lui, e lottate per la Sua Causa, affinché possiate prosperare. ( e qual è la Causa di Allah? Quella che consigliata dai proclami mediatici dall’Isis)
–
Ma desisto … desisto anche perché ultimamente sto studiando il monoteismo e al primo approfondimento ciò che mi appare lampante è il fatto che i testi sacri contengano elementi assolutamente contraddittori. Ma ciò che conta di più è che nel mondo islamico contemporaneo convivono una miriade di interpretazioni divergenti. Come d’altronde nel cristianesimo dove, solo in ambito cattolico convivono Opus dei e Teologia della liberazione, movimenti terzomondisti di natura marxista/ecologista e lefebriani ancora assetati di sangue giudeo.
Parlare di un libro sacro e inviolato rimasto inalterato nella sua forma, nel suo senso e nel suo contenuto è pura idiozia. L’unica interpretazione filologica che si avvicina alla realtà è quella che ricorda il gioco del “il telefono senza fili”, vale a dire una narrazione che si sfilaccia e si ricompatta secondo di chi la racconta per i propri fini politici, religiosi, o per una patologia psichiatrica. E questo vale anche persino se parliamo del Corano che è quello più vicino a noi dal punto di vista della datazione storica. Figuriamoci poi i cosiddetti canoni biblici o cristiani scelti tra una miriade infinita di cosiddetti apocrifi. Basta leggersi I miti ebraici di Graves/Patai per rendersi conto quanto poco possano essere presi in considerazione i libri che si definiscono sacri e quindi intangibili. Una vera buffonata.
Semmai è interessante studiare il loro divenire dal punto di vista filologico per capire i moventi delle loro trasformazioni. Ad esempio perché Ratzinger nel suo breve regno con un colpo di spugna ha eliminato il Limbo e fatto divenire puro spirito il Purgatorio? (leggi qui) Forse perché queste favolette per dementi cronici non sono più credibili? Forse. E se pensiamo al dogma del papa rappresentante di dio in terra, ora con due papi vivi e semi-vegeti ci sarebbe da ridere.
Questo sono piccoli esempi di trasformazione dei cosiddetti dogmi o scritture sacre e intangibili. Una vera buffonata.
Eppure oggi le religioni monoteiste con le loro buffonate dominano almeno due miliardi e mezzo di persone attraverso leggi teocratiche che impongono, attraverso le leggi di stato teocratico, anche al non credente le buffonate per dementi cronici. Una vera iattura in occidente un dramma in alcuni paesi arabi in qui l’ateismo è punito con la morte.
Ecco lì che allora diventa importante entrare nella storia delle religioni per dimostrare che queste buffonate di intangibile non hanno proprio nulla e che servono solo per addomesticare le menti degli esseri umani che troppo spesso trovano in una religione locale prêt-à–porter, un comodo ambiente ove convivere con i propri correligionari.
–
Non contenti però vogliono che le loro “certezze religiose”, che si sono cucite addosso a loro immagine e somiglianza, vengano introiettate da tutti. La sottomissione dottrinaria, e se preferite la conversione, che in modo palese o sottile – ma sempre violenta dal punto di vista umanitario – viene richiesta alle persone spazialmente contigue è voluta in funzione della propria sicurezza interiore che essendo fatta di nulla può svanire come neve al sole causando crisi identitarie o psicotiche a seconda della funzione che ogni individuo ha dato alla propria religiosità: intendo dire che la religiosità di ogni individuo è costituita da vari componenti, cultura, tradizione, famiglia, affetti, oppressione teocratica, ecc. ma, in alcuni casi limite, anche da una qualche forma di malattia mentale che viene resa congrua dalla religione che le da un senso. Vedi soprattutto la storia dei “martiri islamici” e i casi dei santi cristiani le cui apparizioni visive o auditive si possono tranquillamente annoverare tra le allucinazioni schizofreniche. È quello che pensava padre Gemelli di Padre Pio.
Quindi dal punto di vista etico è inutile appellarsi ai cosiddetti precetti religiosi stampati nei libri vestendoli di sacralità. Come dici tu Antonio queste norme sono state scritte “da uomini spesso malvagi e bugiardi” e, aggiungo sempre manipolatori, che scrivevano in un determinato momento storico, sociale, culturale per addomesticare le menti. La cosiddetta sacralità dei testi è sempre servita solo per dare a leggi, norme, usanze, una veste divina per far sì che venisse seguite pedissequamente. Se si pensa che il dogma dell’Immacolata Concezione è stata proclamato da papa Pio IX solo nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, si può capire cosa significhi “dogma” e “testo sacro”: una buffonata appunto.
Una buffonata che però può dimostrare che sono uomini di potere che cambiano a loro piacimento le regole del gioco dando interpretazioni a secondo della convenienza del momento.
–
È nel momento in cui leggenda e convenienza politica coincidono e si incastrano una con l’altra perfettamente che nasce il dogma religioso e viene canonizzato.
Uno splendido esempio ne è la cosiddetta conversione di Costantino che «si servì del cristianesimo per recuperare quella fides verso la figura dell’imperatore che era ormai scomparsa. Abbandonò la sua adesione al culto del dio Sole, cui fino al 310 aveva pubblicamente rivolto il suo ossequio, e appoggiò la religione cristiana a partire dall’editto di Milano del 313. L’ideologia monoteistica cristiana gli offriva due magnifiche opportunità: legittimare la presenza di un unico sovrano e presentarsi come essere divino in quanto vicario di Dio». Così scrisse Lamberto Vaghetti in L’allenza contro la libertà, un articolo apparso sulla rivista mensile Left n. 41 del 20 ottobre 2006 che conservo gelosamente.
28 aprile 2016