• Burrasche di sinistra: disincanto, compromesso, fini, intenzioni, intenzionalità irrazionali …

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    di Salvo Carfì

     

    Sono ormai mesi che i miei umori politici sono … diciamo burrascosi. Non trovo, per ora un altro aggettivo più appropriato. Dopo l’impazzimento dei compagni della cosiddetta sinistra, che ha portato all’attuale situazione governativa, ho perso completamente la già poca stima che avevo per i politici italiani. Ora più che mai quando odo, leggo, ascolto un politico mi chiedo non cosa sta cercando di dirmi, ma cosa sta cercando di nascondermi.

     

    Questo nuovo stato umorale mi consente, quasi avessi assunto dei “superpoteri”, di scrutare nel contenuto delle parole usate e di decifrare la vera intenzionalità nascosta nei discorsi del poltico di turno. Purtroppo devo dire che, al di là dei molteplici temi politici vagliati attraverso la mia amara griglia interpretativa,  giungo sempre ad un risultato sconsolante: i comportamenti dei politici sono finalizzati unicamente al proprio tornaconto personale.

     

    Qualcuno dirà che è giusto così. Dirà che ognuno cerca di portare l’acqua al proprio mulino. Dirà che ciò che scrivo è banale e inficiato da “arcaico buonismo”. Dirà anche che così va il mondo ecc. ecc.. Sarà anche vero, ma rimane il fatto che i politici che siedono nelle assemblee dovrebbero rappresentare i desiderata di quelle persone che si sono riconosciute in loro. Ma questo in realtà non è più possibile e lo sarà ancora meno se il senato verrà deformato a immagine e somiglianza di Renzi. Parlo di un “senato” senza mandato parlamentare dei cittadini e scelto dalle segreterie dei partiti voluto fortemente da chi, come Renzi e alleanze varie vuole eliminare la democrazia intesa come emanazione del popolo. E se non esiste questa modalità democratica di essere rappresentati, significa che in Italia la democrazia non c’è.

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    Nonostante molte persone pensino di fare ancora parte del coro che può in qualche modo interagire con i protagonisti, e magari, come succedeva nella tragedia greca, addirittura influenzare le loro scelte, in realtà,  parte un sparuta minoranza di parlamentari, le persone che fanno di mestiere il politico, sono assolutamente permeabili alle istanze e ai desiderata dei cittadini. Essi seguono i desiderata delle lobby, della finanza, del capitalismo nostrano e/o globalizzato. L’infamia degli F-35, la gestione dell’acqua e della cosa pubblica, la Tav, le affermazioni di Renzi dopo la svendita di Ponte Vecchio, ecc. dimostrano chiaramente  il disinteresse che anche i politici del Pd hanno per l’elettorato di sinistra.

     

    È vero però che attorno allo zoccolo duro del Pd, formato da Renzi e dal suo cerchio magico, girano delle meteore che a prima vista sembrano non facenti parte dell’apparato. Alcuni di loro – i civatiani per intenderci –  senza dubbio cercano di cambiare  dal di dentro il partito con, finora,  scarsi risultati. 

    Poi ci sono “finti eretici” del  Pd che, secondo me,  (e spero di essere smentito) hanno il compito, di inserirsi nella sofferenza del popolo di sinistra catalizzando la ribellione. Con cataplasmi e sistemi ipnotici tanto ipocriti quanto accattivanti riescono a mantenere quella parte della sinistra con forti incapacità di separazione, nell’orbita gravitazionale di quel partito, il Pd, che ormai si fa molta fatica definire di sinistra. Questi personaggi andrebbero individuati e messi alla gogna.

     

    Nel 2002 la Chiesa cattolica ha ufficialmente accolto in seno il movimento Catecumenale. Il movimento è anch’esso una meteora che ha assunto il ruolo della ‘Chiesa buona’ col compito di “mitigare” le asprezze dogmatiche. Il Cammino neocatecumenale è, come dicono i fondatori, «un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni» che si prefigge il rinserimento, nell’orbita della Chiesa ufficiale, del credente che se ne sta allontanando.

     

    Ecco potrei definire i “finti eretici” del Pd, che hanno il compito di trattenere nell’orbita del partito“ coloro che si stanno allontanando dalla politica dei predatori.

    E mi chiedo in quali vie esistenziali questi individui abbiano perduto quella “fede” nell’eguaglianza umana, che, penso e spero, fece sceglier loro di appartenere ad un partito di sinistra.

    Ho scritto questa ultima frase pensando che è doloroso aver perduto completamente la fiducia per chi siede nei banchi di sinistra del parlamento. Chi siede lì, senza alcun dubbio, ha dovuto fare grandi compromessi con la propria realtà umana. Realtà umana che quando perde adesione con la realtà umana dell’altro eguale a sé per nascita, perde ovviamente quella intenzionalità irrazionale che ha come fine ineludibile la realizzazione dell’altro da sé con cui convivere umanamente.

     

    21 giugno 2014

    • …quando ero certo che falsità e verità non erano la stessa cosa ho cercato il mare, che con la sua natura ribelle, mi diceva ogni volta, come una sibilla Cumana: RICERCA=CERCA DI NUOVO-CERCA IL NUOVO …ed ogni volta risvegliarsi era guardare il mondo con gli occhi di uno straniero come il bambino che vede il mondo per la prima volta (…liberamente ispiratomi a Lo Straniero di Albert Camus)!

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