• Jorge Mario Bergoglio papa, Virginia Raggi sindaca … in mezzo il Tevere. Ci sarà la battaglia di ponte Sant’Angelo?

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    di Giulia De Baudi

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    Valli a capire i giornali. Valli a capire i giornalisti: Virginia Raggi si introduce nella tana del lupo vaticana, chiede a Bergoglio di «concretizzare gli auspici espressi circa il pagamento dell’Imu per gli esercizi della Chiesa che svolgono attività commerciale» e i maggiori giornali italiani Repubblica, Corriere, Il Fatto Q, per non parlare poi delle televisioni, non ne parlano. Tutti invece d’accordo nel mettere in primissimo piano quanto la sindaca di Roma sia stata «Colpita dalla sua (di Bergoglio N. D.R.) profonda umanità».

    Per leggere questa notizia sono dovuta andare a spulciare Famiglia Cristiana.it (leggi qui). Ovviamente F.C. non è l’unico informatore mediatico ad aver dato anche questa notizia, l’hanno pubblicata anche Huffingtonpost.it e LaStampa.it e altri giornali ma volevo sottolineare il fatto che la richiesta di V. Raggi sul pagamento delle tasse immobiliari è di fatto scomparsa dall’informazione mediatica che assorbe il 90% dei fruitori di notizie. E questo la dice lunga sulla guerra dichiarata dai media contro questa donna che ha espugnato il Campidoglio.

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    Attenzione, non sto Tessendo le lodi di Virginia Raggi, noto soltanto il suo comportamento davanti a chi, volenti o nolenti, occupa lo scranno di Pietro seguendo pedissequamente il ruolo millenario dal papato: ve lo ricordate il profondissimo inchino del commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca, che con la schiena arcuata sfiorava il selciato? (Leggi qui) Mi sembra che ci sia una bella differenza tra una stretta di mano alla pari e un gesto di estrema sottomissione servile, o no?

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    D’accordo che dei verba volant  c’è poco da fidarsi ma a me sembra che la frase  di V. Raggi rivolta a Bergoglio «è “di casa”; siamo vicini, ci guardiamo da un lato all’altro del Tevere!» fughi ogni dubbio di sudditanza e marchi chiaramente la parità assoluta di grado tra i due ruoli.

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    Politica significa innanzitutto compromesso, ed è questo il motivo per cui io sono patologicamente “politicamente incorretta”. Ma ad ognuno il suo, e vedremo come andrà a finire nei fatti ‘sta faccenda delle tassazione immobiliare tra comune di Roma e sedi vaticane in territorio romano.

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    Certo prima di parlare della «profonda umanità» del papa argentino io ci andrei un po’ cauta. Magari mi informerei … ecco se Virginia Raggi, come chiunque altro, volesse informarsi meglio su Bergoglio, su ciò che è stato, su ciò che è, su ciò che ha fatto in passato e su ciò che sta facendo ora, potrebbe trovare (cliccando qui) informazioni preziose sul suo passato fino al momento dell’incoronazione (13 marzo 2013), oppure potrebbe informarsi (cliccando qui) su cosa, in verità, stia combinando Bergoglio in qualità di sovrano della Chiesa cattolica.

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    Detto questo … quanto mi piacerebbe una cruenta guerra politica tra papa e sindaca, solo in questo modo Virginia Raggi diverrebbe storicamente immortale. Chiedo forse troppo?

    2 luglio 2016

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