• Il punto G tra scienza & scemenza –

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    Dalla Redazione

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    Il No bel-lo no della settimana è stato aggiudicato unanimemente dalla Redazione di I Giorni e le Notti all’esilarante scoperta scientifica del Punto G. Solo il direttore si è astenuto.  Forse Mister Bertrandino non ha capito bene qual era il tema della votazione!

     Come accennammo nella precedente assegnazione del premio No bel-lo no, una moltitudine di lettori, sia che cartacei che on-line, ogni giorno vengono sommersi da articoli parascientifici che senza nessuna analisi critica vengono fatti ingurgitare ai lettori. I giornalisti di fronte alla sancta sanctorum parascientifica pubblicano queste “scoperte lussureggianti” senza far uso del semplice e gratuito buon senso.

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    Ad esempio scartabellando, scartabellando, vediamo che il quotidiano La Repubblica, il 23.12.09,
    pubblicò le elucubrazioni biblio-scientifiche del vicepresidente del Cnr De Mattei il quale senza nessun ragionevole dubbio rispondeva in modo … “accurato” alle polemiche sul creazionismo: «Credo alla Bibbia e non a Darwin – tuonava dall’alto della sua ferrea credenza, condita di dogmi giudaico-cristiani il Mattei – Nessuno finora ha saputo dare una dimostrazione delle teorie evoluzionistiche. E anche nel mondo cattolico in troppi non le combattono come si deve (…)Credo che Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell´umanità. – (Sic) – Credo che su evoluzionismo e fede religiosa nel mondo cattolico ci sia una grande confusione, su cui occorrerebbe discutere. Comunque tutto ciò non ha a che fare con i contenuti del libro e del seminario che erano prettamente scientifici».». E, si badi bene, l’intervista non è stata fatta in un centro di salute mentale e l’intervistatore non era né uno psichiatra né un neurologo. Eppure il signore in questione si concedeva il lusso di lasciarsi andare a queste affermazioni scientifiche facendo ben attenzione ad non usare il verbo “pensare” che sostituiva ad libitum con il verbo credere.

    Ebbene i lettori sono ormai talmente abituati a queste amenità scientifiche che forse anche questa volta non hanno badato alla “scoperta dell’anno”.

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    Ebbene, udite udite:  Adam Ostrzenski, dell’Institute of Gynecology di St. Petersburg in Florida, sostiene di avere anatomicamente isolato e descritto, per la prima volta, il fulcro del piacere femminile, vale a dire quel Punto G che, Ernst Grafenberg, un altro “grande scienziato”, aveva fantasticato ben cinquant’anni fa. Non vi dico come si è incazzato Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia medica dell’Università dell’Aquila, che, secondo quanto riportato da alcuni giornali che si occupano di gossip scientifici, nel 2008 aveva già pubblicato un suo studio sul Journal of Sexual Medicine, nella quale egli aveva già individuato e fotografato il Punto G. Beato lui!

     

     

    Ora però gli uomini incapaci di far realizzare sessualmente la propria partner non si preoccupino, anzi gioiscano perché, come dicono questi signori che hanno fatto la scoperta, non tutte le donne  hanno il Punto G e quindi la colpa di queste défaillance si possono tranquillamente attribuire alla donna. Infatti, dicono alcuni giornalisti, che pur essendo ampiamente documentato ed esaustivo, lo studio di Adam Ostrzenski non risponde a tutti i dubbi, soprattutto, diciamo noi, non risponde ai dubbi degli individui che conoscono l’alfabeto degli amanti.

     

    immagine dal film lussuria di Ang Lee

     

     Gli individui di buon senso, e con una identità sessuale a prova di partner impotenti o frigide, – psichici naturalmente – sanno benissimo che questa è una bufala, sanno benissimo che nel rapporto sessuale c’è in ballo ben altro che la genitalità in senso stretto; maschi e femmine sanno perfettamente che il rapporto sessuale si fonda su una realtà psichica che si fonde con una realtà fisica. E se non lo sanno che si facciano curare da un buon psichiatra escludendo magari gli psicanalisti che hanno la foto del Freud in bella vista sulla scrivania. Quelli, per loro stessa dichiarazione, non curano, quelli consolano: « … oh signora, che mi dice non  ha l’orgasmo? E va beh sublimi, … magari con un bel gelato alla fragola … la colpa è di suo marito? Ma no si figuri?

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    E diciamo chiaramente: le variazioni fisiologiche, vale a dire erezioni, mucose che si ammorbidiscono, eventuali mutazioni anatomiche o fisiologiche della vagina o del pene, sono dovute soltanto al desiderio che si scatena tra un uomo e una donna che cercano la realizzazione di sé e dell’altro da sé. E l’orgasmo è il culmine di quella realizzazione tra uomo e donna.

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    Per fortuna che nonostante la pioggia acida mediatica su questo argomento molti scienziati hanno rifiutato l’esistenza del Punto G  “per mancanze di prove”. Il Punto G, per questi ultimi, è poco più che una leggenda metropolitana, riscoperta periodicamente da qualche rivista per farsi facile pubblicità con un argomento di forte impatto mediatico.

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    Eppure queste leggende metropolitane amplificate dai tromboni mediatici hanno la capacità di oscurare le menti che ancora cercano risposte alle loro domande sulla sessualità, sul sentire; in poche parole su tutto ciò che essendo invisibile e non misurabile produce incertezza.

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    Oggi quindi il nostro  “premio riconoscimento” No bel-lo no va, ex equo, ad Adam Ostrzenski l’individuatore del Punto G e a tutta la stampa italiana che ha divulgato il suo articolo senza dire che era una bufala … ma questi giornalisti hanno mai sentito parlare del desiderio che negli articoli non viene mai citato? E … il nostro direttore?

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