• Elezioni politiche 2013 – Diritti civili non negoziabili …

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    Antiabortisti

     

    di Gian Carlo Zanon
    7 gennaio 2013

     

    Mario Monti in un’intervista a Sky ieri mattina, dopo aver detto che i diritti civili sono «importantissimi», «anche più delle riforme economiche e sociali», incalzato dalle domande specifiche sulla questione del riconoscimento delle coppie omosessuali, svicolava a manca con un «non sono urgenti». Quindi, nell’agenda Monti, i diritti civili sono si “importantissimi “ ma non sono “urgenti”. Monti però non dice quanto ha intenzione di procrastinare le leggi che diano la libertà a cittadini di decidere privatamente su questioni personali e intime come fine vita e testamento biologico, riproduzione assistita e divorzio breve, coppie di fatto e matrimoni omosessuali.

     

    Persino Berlusconi, intervistato a RTL, ha detto -solo muovendo con il capino in modalità di assenso – di essere favorevole che le coppie di fatto, anche se omosessuali,  abbiamo gli stessi diritti delle coppie sposate regolarmente … ma c’è il trucco: lui è d’accordo … però, (c’è sempre un però): “Bisogna avere una maggioranza che consenta il Parlamento di cambiare il codice civile”. Ergo: “datemi la maggioranza ed io, se i parlamentari voteranno a favore di queste mie intenzioni pre-elettorali darò questi diritti civili. Se poi qualcuno voterà a sfavore non sarà certo colpa mia”. Com’era il proverbio … a si: “il lupo perde le setole ma non in vizio!”

     

    Entrambi i cosiddetti moderati tentano, con il loro linguaggio furbesco di glissare sull’argomento “diritti civili” che usano esclusivamente come merce di scambio da barattare con l’appoggio che la Chiesa cattolica potrebbe dare ai loro schieramenti.

     

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    La coalizione di sinistra guidata dal Pd, che secondo gli ultimi sondaggi avrebbe raggiunto il 40% delle preferenze, dovrebbe teoricamente avere i numeri sufficenti e le persone adeguate per tentare, respingendo i diktat oscurantisti della hierarchìa d’oltre Tevere, di dare alla società i diritti civili che chiede da decenni.

    Grossi scogli non ne vedo: suor Binetti non c’è più, la Bindi è ancora convalescente dall’evitata rottamazione renziana, anche quel cattolico di Fioroni che aveva aderito con piacere ai “valori non negoziabili” e sacri della Chiesa cattolica, è fuoriuscito dal Pd per tentare il corteggiamento al deus ex machina Monti, ma, si vocifera, con scarsi risultati.

     

    Non dimentichiamoci poi di Nichi Vendola che ha, o ha avuto, sempre un rapporto estremamente confidenziale con il delfino della famiglia divina «tra le tante mie tante diversità vi beccate anche questa, sono innamorato di Cristo», e con molti esponenti della Chiesa cattolica a partire dal “compianto” Don Verzé.

    Ve le ricordate le affabulazioni vendoliane di un paio d’anni fa quando voleva portare avanti «il progetto d’amore tra due persone dello stesso sesso» «Non nascondo la mia fede, – diceva alla platea adorante – io credo e voglio parlare con la Chiesa delle coppie gay»». Visto le aderenze di Vendola con il divino e i suoi ministri terreni la sinistra lo potrebbe utilizzare per convincerli che … “si ma, in fondo, che male c’è, i tempi sono cambiati, forse anche Gesù con ‘sta storia che se ne andava in giro solo in compagnia di maschietti, nooo? Che ne pensate?” Insomma lui con le tonache nere ci sa fare, in quell’ambiente di soli uomini si dovrebbe trovare a proprio agio … inoltre va sempre in giro con il rosario in saccoccia e chissà … forse ha un filo diretto anche con quel Dio che lui ha nella mente e che la pensa senza dubbio come lui in fatto di matrimoni e adozioni gay? C’è da giurarci. Inoltre deve essere anche in odore di santità tant’è vero che qualche tempo fa un’incauta madre gli ha allungato il figlio da baciare, manco fosse Padre Pio o un santo medioevale guaritore di scrofolosi.

     

     

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    Scusate il divertissement … è solo per rendere più leggero il discorso sui diritti civili che tende ad incupirmi. La questione dei diritti civili, che riguardano i momenti più delicati della vita degli esseri umani (inizio della vita umana, rapporto con l’altro da sé, fine vita umana) viene demandata dalla politica alla Chiesa cattolica. In Italia, man mano che passa il tempo, questa convivenza coatta dei pensanti con i credenti diventa sempre più inquietante … ed io mi inquieto. Mi inquieto perché vedo che finora da parte degli esponenti dei partiti di sinistra, a parte pochi illuminati, e i Radicali che ne hanno fatto la loro bandiera, su questa tematica vi è un’assoluta pavidità. L’argomento dei diritti civili è in qualche modo un tabù: se ne può anche parlare ma non si riesce ad affrontare veramente e definitivamente temi come “il momento in cui inizia la vita umana”; “il momento in cui finisce la vita umana”.

     

    Questo perché la credenza religiosa di un’anima immortale, è innestata della legislatura italiana. Quindi anche i pensanti sono tenuti ad osservare gli stessi precetti religiosi, trasformati in legge, dei credenti. Tutto questo viene percepito dalla stragrande maggioranza dei politici italiani come in problema genericamente non importante, come se gli esseri umani, senza i diritti civili che danno loro la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero, potessero convivere a senza alcun disagio in una società che nega la loro identità umana più intima.

     

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    Prendo a prestito dall’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) alcune richieste della loro Agenda programmatica che il prossimo governo dovrebbe adottare se vuole superare l’impasse di civiltà che stiamo vivendo:

     

    -Riconoscimento delle direttive anticipate di fine vita.

     

    -Legalizzazione dell’eutanasia attiva volontaria.

     

    -Eliminazione dei divieti alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

     

    -Denuncia unilaterale del Concordato e sostituzione degli articoli 7 e 8 della Costituzione con l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato.

     

    -Riconoscimento esplicito, nell’articolo 19 della Costituzione, del diritto di non credere .

     

    -Estensione dell’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali.

     

    -Riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.

     

    -Rimozione di ogni ostacolo frapposto alla contraccezione, in particolare a quella d’emergenza.

     

    -Legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

     

    -Presenza capillare di consultori pubblici.

     

    -Eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486.

     

    -Abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di accesso alle coppie non sposate e riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi pre-impianto.

     

    -Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg (interruzione volontaria di gravidanza) e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati. (cioè Militia Christi i nuovi parabolani cattolici).

     

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