• Monoteismo e terrorismo. “Non avrai altro dio al di fuori di me”: la legittimazione religiosa e culturale degli eccidi

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    214 - Copia

    di Giulia De Baudi

    Ieri sera. Turchia. Stadio di Istanbul. Amichevole tra la Turchia e Grecia. Momento di raccoglimento. Iniziano i fischi. Si urla in coro in coro “Allah u akbar”, cioè “Allah è il più grande”. In molti cantano il coro nazionalista di estrema destra “Şehitler ölmez, vatan bölünmez”: “i martiri non muoiono, il paese non si divide”. In tribuna c’erano i primi ministri dei due paesi, Ahmet Davutoglu e Alexis Tsipras. Inizia la partita. Finisce 0-0. Ahmet Davutoglu non ha visto nulla; Alexis Tsipras non ha udito nulla; i responsabili delle due nazionali non avevano la lingua per esprimersi. Forse qui c’è qualcosa che non va … voi che ne dite.


    L’essenza della religione è fare di ciò che è ciò che non è e il suo contrario, scriveva Feuerbach. E chi doveva intervenire per fermare la partita facendo finta di non udire ha eseguito il comando: non è distrazione, si chiama pulsione di annullamento.

    Chi pensava di stare nelle mani di un gruppo di terroristi ora dovrebbe sapere che siamo nelle mani di un nutrito sciame di tifosi ad alto tasso di religiosità. D’altronde gli stadi europei hanno fatto scuola: avete mai visto una partita di serie A o internazionale interrompersi per insulti razzisti? Io mai. Tante parole e basta.

    Non so perché ora mi è mi è venuto alla mente l’episodio della testata del berbero Zinédine Yazid Zidane. Lui di famiglia algerina era nato a Marsiglia. Anche gli attentatori di Charlie Hebdo erano franco- algerini come Zidane. Ergo Zidane è un terrorista dell’Isis.
    Ho sempre pensato che quella testata fosse sacrosanta. E chiunque abbia subito vili sopraffazioni, invisibili ai più ma si è ribellato senza vigliaccheria, – decidendo però di non divenire un vile come coloro che lo umiliavano – sa di cosa sto parlando. Degli altri francamente …


    Avete visto questo video in cui un sindaco italiano, per di più donna, umilia una ragazzina solo per il fatto che questa non ha la carnagione dello stesso colore della sua. Beh guardatelo, (qui) dura solo pochi secondi. Guardando questo orrore qualcuno capirà da dove viene la rabbia di milioni di “figli di un dio minore”.

    Scusate sto divagando. Non volevo parlare di problemi sociali né di razzismo allo stato puro. Perché così vengono classificate le intemperanze degli hooligans.
    Cercavo solo di capire cosa c’entri la religione nei genocidi a sfondo religioso che da qualche anno si stanno registrando in tutto il mondo. Cercavo do capire anche chi fossero questi warriors of God nichilisti che vanno alla “morte bella” trascinando con sé centinaia di infedeli.

     

    FILE - DECEMBER 25, 2013:  The Egyptian interim goverment has declared the Mohammed Morsi led 'Muslim Brotherhood' a terrorist organisation. The action was taken in response to the bombing of the police station in Mansoura earlier this week, which the government has stated was the responsibility of the Brotherhood, despite denials from the group itself. CAIRO, EGYPT - DECEMBER 14:  Supporters of Egyptian President Mohamed Morsi and members of the Muslim Brotherhood chant slogans during a rally on December 14, 2012 in Cairo, Egypt.  Opponents and supporters of Egyptian President Mohamed Morsi staged final rallies in Cairo ahead of tomorrow's referendum vote on the country's draft constitution that was rushed through parliament in an overnight session on November 29. The country's new draft constitution, passed by a constitutional assembly dominated by Islamists, will go to a referendum vote on December 15. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)

    Negli ultimi vent’anni più di due milioni di persone sono state uccise da individui che legittimavano i propri orrori con una religione monoteista, oppure sono morte in territori in cui si viene “giustiziati” per aver peccato contro i comandamenti divini “interpretati” dai carnefici.
    I cristiani con i loro 8/900.000 morti ruandesi e i mussulmani con i loro orrori fondamentalisti sparsi in tutto il vicino oriente, il Nord Africa, l’Asia ecc. fanno la parte del leone. Solo in Algeria, tra il 1992 e il 2000 gli integralisti islamici “macelleranno” circa 300.000 persone. Il terzo monoteismo, ai suoi eccidi da una forma razionale che sottende una mentalità religiosa ancor più esasperata.

    L’11 settembre 2001 l’attacco alle Torri Gemelle di New York causò circa 3000 vittime. Non è chiaro se i terroristi si aspettassero un paradiso con una trentina di vergini molto disponibili.

    Poi ricordo i massacri Ugandesi dei Cristiani dell’Esercito di Resistenza del Signore, impegnati nella ribellione armata al governo del 2005 che si è resa responsabile di almeno 20.000 omicidi e altri delitti contro l’umanità, rapimenti, mutilazioni, torture, stupri, messa in schiavitù a fini sessuali. Il movimento religioso è guidato da Joseph Kony che si auto-dichiara fondamentalista cristiano, a favore della creazione di una teocrazia basata sui Dieci Comandamenti.

    Nel 2014 Amnesty International ha denunciato i massacri in Africa centrale compiuti da cristiani e animisti che sta decimando la minoranza mussulmana. Le vittime sono alcune decine di migliaia.

    I massacri cristiani di Karantina, Tel al-Zaatar, Sabra e Shatila da parte dei Cristiani Maroniti perpetrati ai danni dei musulmani palestinesi e libanesi: Karantina (1.500 vittime civili) ; Tel al-Zaatar (3.000 vittime civili). Nel 1982 il massacro di Sabra e Shatila fu perpetrato dalla milizia Cristiana  – con la complicità dell’esercito  israeliano –  che massacrò  3.500 civili rifugiati inermi palestinesi. I cristiani brandivano crocifissi durante il massacro.

     

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    Altri orrori di matrice cristiana

    Nel Luglio 2011 Anders Behring Breivik è stato arrestato ed incriminato per terrorismo a seguito di un attentato con autobomba a Oslo e della strage a mano armata nell’isola di Utøya, in cui uccise 77 persone. Spontaneamente auto-dichiaratosi come Cristiano Protestante, anti-islamista, Breivik è autore del memoriale “2083 – Una dichiarazione Europea d’indipendenza”, un libro di 1518 pagine in cui Breivik si auto-definisce “salvatore del Cristianesimo”. Anche Videla si autoproclamava “salvatore del cristianesimo”.

    Eric Robert Rudolph, autore l’Attentato alle Olimpiadi di Atlanta e altri attentati era membro del movimento ultracattolico Christian Identity (che ritiene i cattolici ariani la Razza Eletta dal Signore) è autore di una serie di attacchi terroristici tra cui: l’attentato alle Olimpiadi di Atlanta presso il Centennial Olympic Park nel 1996 con 111 feriti ed un morto; la bomba ad una clinica per aborti ad Atlanta del 16 Gennaio 1997; la bomba all’Otherside Lounge, un bar per clientela lesbica, del 21 Febbraio 1997; la bomba alla clinica per aborti di Birmingham, Alabama del 29 Gennaio 1998; l’uccisione di Robert Sanderson, poliziotto di Birmingham e guardia part-time di una clinica abortistica. Rudolph voleva “preservare la fede Cristiana contro coloro che ne violano i precetti”. Aborto e omosessualità erano i suoi bersagli primari. Il movimento cristiano di riferimento si chiama “Army of God”.

     

    1 eric-robert-rudolphEric Robert Rudolph

    Nel movimento terroristico cristiano “Army of God”. Militavano anche Scott Roeder, l’assassino del medico abortista George Tiller e il Reverendo Paul Jennings Hill che il 29 Luglio 1994 uccise il medico abortista Bayard Britton.
    Tutti questi pazzi assassini legittimarono i loro delitti dicendo che erano “atti di fede” dovuti a Dio e che attendevano la sua “ricompensa nell’alto dei cieli”.

    13 novembre – Parigi

    Quest’anno a Parigi c’è stato il massacro a Charlie Hebdo 12 vittime ree di aver offeso il Profeta e gli ultimo attentati del 13 novembre che hanno finora causato 129 morti e circa 300 feriti. I Terroristi uccidevano gridando – come poi hanno fotto i turchi allo stadio di Istanbul – “Allah u akbar”, “Allah è grande”.

    Questi sono i dati e ne mancano senza dubbio altri. Mettersi a fare i conti delle vittime, oltre che di cattivo gusto, sarebbe impossibile.

    A me preme ribadire che queste persone sono a vario livello dei malati di mente e che la malattia mentale non né francese – come sono quasi tutti i terroristi degli attentati di Parigi – né cristiana, né mussulmana, né ebrea. Ma però c’è un però.

    Il monoteismo nasce come patto soggettivo con una divinità che dice al credente “Non avrai altro dio al di fuori di me”. Non dice “non ci sono altri dei”, dice usando il singolare, “tu non puoi avere altri dei. Io sono l’unico dio con cui tu deve avere rapporto”. Che tradotto da un pensante significa “io sono l’unico dio che devi avere nella tua mente”. È da questo precetto che fonda il monoteismo – ed estensivamente le tre forme di monoteismo e derivati – che nasce la legittimazione religiosa e quindi culturale alla violenza contro l’altro che ha un proprio dio che non corrisponde esattamente con quello di altre milioni di persone. Infatti tra sciiti e sunniti si scannano.

    La condivisione della propria divinità interiore – con la quale il fedele ha stretto il patto – con altri è solo una convenzione sociale come lo è una lingua, una tradizione, una legge, una tacita alleanza sociale inconsapevolmente introiettate sin dai primi mesi di vita. Chi per una ragione qualsiasi perde i propri valori di riferimento ed ha un’identità umana poco strutturata e, ovviamente, un pensiero caotico, ricreerà in una forma religiosa integralista o fortemente ideologica la sua nuova e solida struttura identitaria, alias “identità di appartenenza”. Questo è un dato che emerge sempre quando si indaga nella realtà umana di questi spietati assassini.
    Molti di loro hanno precedenti per spaccio di stupefacenti, poi il salto nelle braccia di Allāh.

    La scrittrice libanese Hoda Barakat intervistata due giorni fa da Guido Caldiron del Manifesto, ha risposto: «Le stragi di Parigi e Beirut lasciano attoniti. Occorre affinare lo sguardo per capire perché l’Isis fa proseliti nel Medioriente e tra i giovani europei di origine araba. (…) Passata la rabbia e la paura, si è infatti smesso subito di interrogarsi sui motivi che possono spingere giovani nati e cresciuti in Francia ad identificarsi con un’ideologia suicida e di morte. Per molti versi sono degli «orfani della République», una delle conseguenze più terribili e drammatiche del fatto che la Francia democratica non ha mai assunto fino in fondo il proprio passato coloniale e imperiale.»

    Ecco forse si deve partire anche da questa ricerca sulla realtà sociale che spinge i giovani, deboli dal punto di vista identitario, alla disperazione … certo è più facile ripetere il mantra “quanto era brava Oriana Fallaci che aveva capito tutto”, oppure, peggio, dire “però Salvini non ha tutti i torti”. Oppure fare come Ahmet Davutoglu e Alexis Tsipras: fingere di non vedere e di non sentire.

    18 novembre 2016

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    • ciao giulia,il nichilismo ed i nichilisti furono altro!ci sono le belle pagine sugli “uccisori delicati” che camus riservò loro nel suo saggio l’uomo in rivolta.c’è anche il bel libro dello scrittore russo trifonov ” l’impazienza” ,per chi volesse conoscere la storia dei nichilisti rivoluzionari russi e del loro ideale di giustizia e libertà, ecco perchè mi pare azzardato da parte tua accostarli a questi moderni e folli inquisitori ,in versione islamica.
      detto questo voglio ribadire che da parte mia non sto ne con lo stato ne con dio! nè con gli stati tutti!!democratici o meno,che spargono il terrore esportando democrazia a suon di bombe su popolazioni inermi ,nè con dei servi allucinati che in nome di un innumano oscurantismo religioso versano il sangue dei loro simili.
      ti lascio questa definizione che fa di se stesso e del suo essere nichilista e anarchico renzo novatore. un saluto…………..antonio
      ———————————————————————————————-
      Renzo Novatore

      I

      Sono individualista perché anarchico, e sono anarchico perché sono nichilista. Ma anche il nichilismo lo intendo a modo mio…

      Non mi occupo di sapere se esso sia nordico od orientale, né se abbia o non abbia una tradizione storica, politica, pratica o teorica, filosofica, spirituale od intellettuale. Mi dico nichilista solo perché so che nichilismo vuol dire negazione!
Negazione di ogni società, di ogni culto, di ogni regola e di ogni religione. Ma non agogno al Nirvana come non anelo al pessimismo disperato ed impotente dello Schopenhauer, che è qualche cosa di peggio della stessa rinnegazione violenta della vita. Il mio, è un pessimismo entusiasta e dionisiaco come le fiamme che incendiano la mia esuberanza vitale, che irride a qualsiasi prigione teoretica, scientifica e morale.

      E se mi dico anarchico individualista, iconoclasta e nichilista, è appunto perché credo che in questi aggettivi siavi l’espressione massima e completa della mia volitiva e scapigliata individualità, che, come un fiume straripante, vuole espandersi impetuosamente travolgendo argini e siepi, fintanto che, urtando in un granitico masso, s’infranga e si disperda a sua volta. Io non rinnego la vita. La sublimo e la canto.

      • Hola, Antonio, que tal ?

        I tuoi commenti sono sempre moooooolto interessanti. In questo caso ci si dovrebbe mettere d’accordo sul significato del termine, anzi dei termini: nichilismo e negazione.
        Io li uso sempre in senso negativo perché quando uso l’aggettivo nichilista intendo definire qualcuno che vuole creare intorno a sé il nulla, e quando uso il termine negazione intendo il concetto legato al negare l’esistenza di un’esistenza. Se dico a una donna bella “sei brutta” è una negazione, se dico no a qualcuno è un rifiuto.

        Posso dire “io dico no e rifiuto la violenza” ma non ne posso negarne l’esistenza. Posso dire “questa violenza deve finire” ma non posso dire “devono sparire i violenti” nel senso che devono divenire niente. Non ho sottomano L’Homme revolté di Camus ma ricordo che egli parlava di rifiuto e non di negazione. Diceva NO, non NON ESISTE.

        E a proposito di nichilisti russi nel suo dramma “I giusti”, (una rivisitazione de I demoni di Dostoiyevski) Camus disegna il personaggio di Stepan, un ribelle nichilista, il quale afferma «Non ho il cuore abbastanza tenero per queste sciocchezze. Il giorno che ci decideremo a dimenticare i bambini, allora sì che saremo padroni del mondo e che la rivoluzione trionferà ». Questo perché durante un attentato non avevano fatto scoppiare le bombe per la presenza di alcuni bambini. Inutile poi ricordare cosa pensasse del terrorismo algerino. «In questo momento ad Algeri si gettano bombe sui bus. Mia madre potrebbe trovarsi su uno di questi. (…) «Ho sempre condannato il terrore. Devo così condannare un terrorismo che viene esercitato in maniera cieca nelle strade di Algeri e che un giorno potrebbe uccidere mia madre e la mia famiglia. Io credo nella giustizia ma difenderei mia madre prima della giustizia.»

        Ma al di là dell’uso delle parole e del loro significato più o meno arbitrario, in fondo sulla violenza dell’uomo sull’uomo la pensiamo allo stesso modo ed è questo che vale. Mi andrò a rivedere Camus per questa storia del nichilismo.

        Grazie e a presto
        Giulia

    • lo stepan di cui tu parli come saprai meglio di me, è un personaggio letterario del romanzo i fratelli karamazov di dostoevskji abbastanza ripugnante a mio modo di vedere……. si dice ispirato dal nichilista russo nacaev.
      il capitolo del libro di camus l’uomo in rivolta ,per altro molto critico nei confronti del nichiismo come movimento politico e filosofico,è quello che parla dei” terroristi “rivoluzionari russi,socialisti,anarchici,e nichilisti ,che lo scrittore definisce ” gli uccisori delicati”
      che non hanno mai colpito nei loro attentati nessun civile, ma si prefiggevano di abbattere lo zar in persona e ci riuscirono,ad uno dei loro attentati uno di essi si rifiutò di lanciare la bomba contro la carrozza dello zar o di qualche suo ministro non ricordo bene, perchè dentro la stessa vi erano dei bambini.
      come ai decembristi o populisti, come ai socialisti, ed agli anarchici,anche ai nichilisti rivoluzionari russi va dato atto ,che senza la loro azione ed il loro sacrificio la russia non si sarebbe liberata facilmente dalla tirannia zarista, qualcuno dirà per finire sotto un’altra tirannia forse peggiore,,,,,,,,,quella bolscevica,per altro mancante di quel’ idealismo assoluto e sincero di chi li aveva preceduti, ma questa è un’altra storia.e non era quello a cui speravano e sognavano i rivoluzionari ,o terroristi come li si insiste a voler bollare ,russi del 1800 ……..
      un’abbraccio

      • Ciao Antonio, mi sembra che siamo d’accordo su tutto tranne che sulle parole per definire i carnefici di stato, nel senso più ampio, e quelli che credendo di combattere questo stato divengono a loro volta carnefici. Quando metto un brano del tuo commento all’articolo di Giulia D.B. lo faccio per far notare un modo di esprimersi a mio parere “stolido” o quanto meno poco aderente alla realtà. (l’articolo e il commento lo potete leggere qui http://www.igiornielenotti.it/?p=30312) .

        Ma questa è una mia sensazione che dovrebbe essere suffragata da una lettura più attenta della vita e dell’opera di Novatore. Quante cose che mi dai da leggere!

        Ti chiedo e mi chiedo, ma perché chi vuole salvare vite umane e menti umane non prova a afre il medico, lo psichiatra, o cose così? Perché tante persone anche animate da grandi ideali non trovano meglio da fare che ammazzare chi si oppone ad essi o peggio degli innocenti.
        Hanno cambiato in meglio la civiltà o dato più libertà gli attentati a regnanti et similia?

        Forse sarebbe il caso di indirizzare le nostre energie vitali verso un nuovo tipo di società in cui non è prevista la violenza, una civiltà di , Pane, di Rose e di ricerca del senso del rapporto interumano. Gli ideali bolscevichi contenevano un veleno: l’annullamento della realtà umana , pensare che una volta mangiato i rapporti umani si risolvono da soli significa accecarsi sulla realtà immateriale che è propria del genere umano.

        Le tue sollecitazioni Antonio mi farebbero scrivere per settimane intere, ma per ora basta così.

        Un infinito grazie per i tuoi interventi

        Gian Carlo
        P.S. – Mi rileggerò I Demoni

    • mi correggo volevo dire i demoni e non i fratelli karamazov.

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