• … si fa sera … poesie … Gian Carlo Zanon

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    Figli della terra

     

    Ieri Orfeo

    è stato sbranato dalle Baccanti.

     Che muoia,  se ancora non sa

    chi ha alle spalle.

     

    Il figlio di Calliope

    dalla voce tonante

    perduto ha,  per sempre, Euridice

    la donna delle terre di mezzo.

     

    Che muoia Orfeo e che finisca il giorno

    purché io possa sentire il tuo odore;

    si che finisca il giorno e

    che la nera Ecate alle mie narici

    porti il dono di Cipride callipigia.

     

    A noi la vita

    non ha regalato molto e

    come predoni  rubiamo

    ciò che ci appartiene

    per la stessa legge che governa

    i venti leggeri e l’acqua inquieta.

    Domani la nostra pelle emanerà

    nuovi afrori che, senza ragione,

    evaporeranno nell’aria indifferente

    e apparteranno alla natura inumana…

    Inumana … perché non sa di noi.

     

    2001, estate

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