• Web : Angeli e demoni

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    di Gian Carlo Zanon


    Oggi sulla pagina de L’Unità, sotto un eroico strillo La giustizia è uguale per tutti, evocante il caso Cancellieri/Ligresti,  – di cui non intendo parlare per non sprecare tempo inutile – campeggiano le foto di Bill Gates e del creatore di face book Zuckerberg. Sotto il titolo, che rimanda alle pagine interne: Ma il web può aiutare il pianeta?

    Andiamo come indicato a pagina 9 e troviamo un articolo e due interviste: tema il web. L’articolo narra delle polemiche sorte tra Bill Gates, ritiratosi dall’industria del web, e coloro che invece  in quel modo sono molto attivi: «A Zuckerberg Bill Gates non perdona di aver detto che Internet è “un diritto dell’essere umano» scrive il giornalista.

    «Sbaglia, è un motore che cambia le cose» gli risponde poco più sotto il professore di informatica Giuseppe Attardi.

    «Attenti agli squali che divorano i dati» risponde nella colonna a fianco Paolo Ferri docente di Tecnologie didattiche alla Bicocca.

    Molto più umilmente faccio funzionare il cervello e, usando il senso comune, dico a ‘sti signori ‘ncrovattati, che web è un semplice mezzo con cui si può fare molto male o molto bene. È come un coltello che può essere usato per preparare una cenetta a lume di candela all’amante golosa, oppure per ammazzare la moglie. È esattamente la stessa cosa, bisogna vedere chi lo impugna il web.

    Sappiamo che le “primavere arabe” nascono e si diffondono grazie al Internet , e sappiamo che i repressori delle stesse primavere attingono dal web per controllare i sovversivi.

    Come dice Attardi «Ci sono dati molto espliciti che incrociano l’andamento demografico, la diffusione delle malattie endemiche e il livello di sviluppo sociale. (…) Io penso anche ai progetti come “One Laptop per Child”, il progetto di diffusione di computer a basso costo per i bambini, lanciato Nicholas Negroponte e Kofi Annan.». e quindi, in questi casi, è chiaro che ormai Internet è indispensabile. Non è che si possa vietare l’uso dei coltelli da cucina perché questi vengono normalmente usati per far strage di massaie inermi!

    E ha ragione anche Paolo Ferri quando dice che il mezzo lasciato senza regole in mano al mondo liberista, che lo usa solo per arricchire i già ricchi e impoverire i già poveri, «distrugge e scompagina.» la società.

    Pensiamo solo al mondo della stampa che sta svanendo giorno dopo giorno. Ma il problema della perdita di milioni di posti di lavoro nel settore della stampa – da chi costruiva le macchine a chi fabbricava la carta, a chi si occupava della stampa e della confezioni di giornali, riviste libri, ecc. – non è da addebitare alla tecnologia Internet che ha reso quei prodotti obsoleti, ma semmai alla classe dirigente mondiale troppo occupata a massimizzare le proprie entrate piuttosto che mettersi a  cercare nuove strategie sociali che non escludano coloro che hanno perso il posto di lavoro per l’affermarsi di nuove tecnologie. Non si può certo pensare di rottamare, insieme alle macchine da stampa inutilizzate, anche gli addetti, percepiti, in modo delirante, come strumenti ormai inservibili.

    Quindi hanno ragione tutti e non ha ragione nessuno, nel senso che il “caso web” non esiste, esiste solo un mezzo di comunicazione che è tanto necessario quanto pericoloso a secondo dell’uso che se ne fa, come potete vedere in alcuni articoli e video che sono stati raccolti dal nostro Diario polifonico: leggi QUI.

    Da che mondo è mondo non sono gli strumenti che usano l’uomo ma è l’uomo che usa nel bene e nel male gli strumenti, a meno che non si creda, come fa Oliver Sacks, che le allucinazioni siano percezioni  o come fa Bagnasco che afferma: «I cimiteri sono “dormitori” in attesa della Resurrezione».

    Ma questi sono casi psichiatrici difficilmente risolvibili, lo capirebbero anche gli zombie dormienti di cui parla l’alto prelato … capisci ammé ! ?

    3 novembre 2013

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