• Quando Ratzinger chiuse il Purgatorio: gli effetti collaterali

      7 commenti

     

     di Giulia De Baudi

    Questo papa teutonico è veramente irrefrenabile nella sua ricerca di verità nella fede … “verità della fede” … ho coniato un nuovo ossimoro: o c’è fede o c’è  verità. Nooo?

     

    Quattro anni fa il tedesco decise di sfrattare dal Limbo i bimbi morti senza battesimo, appellandosi ad astruse, per noi laici ignoranti, idee sulla “salvezza mai disperabile”, ed altre espressioni del genere degne di un Vendola affabulatoris in piena forma.

    Ma tant’è, è inutile disperarsi e strapparsi i capelli: prima il Limbo c’era, ora non c’è più; ‘sti ragazzini che non sono stati mondati dal peccato originale, attraverso le acque sante purificanti, se ne dovranno  fare una ragione. È come il gioco delle tre carte: “Limbo, Purgatorio, Inferno, scegli una carta, ecco hai scelto il Purgatorio, ma il Purgatorio non c’è più, ci spiace, riprova un’altra volta sarai più fortunato”.

     

    Anime del purgatorio e Madonna intercedente

     

    Sembra strano – non a noi laici ignoranti, che avevamo già notato da tempo questo vizio ecclesiastico di fare di ciò che è ciò che non è, e di ciò che non è ciò che è, appunto il gioco delle tre carte, sembra strano, dicevamo, questo far sparire i luoghi deputati dove le anime dei defunti, in attesa della resurrezione dei corpi, andavano a svernare, ma il tedesco ci si è messo d’impegno: il purgatorio «più che luogo fisico, (è) spazio interiore, non fuoco di fiamme, ma fuoco metaforico, interiore.» Ma interiore a che e a chi? Non si capisce! Insomma dentro e fuori, interiore esteriore, metaforico e metadentrico.

    Però, il tedesco, ‘coerentemente’, ha raccomandato di “pregare con i defunti”, perché completino la propria purificazione e “affinché possano giungere alla comunione con Dio”.

     

    La riflessione sull’aldilà, il peccato e il giudizio di Dio era già stato affrontato pedissequamente da Benedetto XVI nella sua enciclica “Spe salvi”, pubblicata nel 2007. Il Giudizio Finale di Dio, scriveva il papa teologo, esiste, non sarà quello dell’iconografia “minacciosa e lugubre” dei secoli scorsi, ma nemmeno un colpo di spugna “che cancella tutto”: Insomma sarà una specie condanna agli arresti domiciliari, nel senso che solo i familiari se ne faranno carico con preghiere, preghierine, candele e candeline e quant’altro esiste nel fantasmagorico armamentario del suffragio.

     

    In effetti non è vero che il Purgatorio sia sempre esistito. Qualcuno lo ha creato ex nihilo , cioè ha fatto di ciò che non esisteva una “esistenza” . Solo sul piano culturale naturalmente. Come sostenuto dallo storico Jacques Le Goff nel suo libro La nascita del Purgatorio, tale credenza si afferma piuttosto tardi nella Chiesa Cattolica, inizialmente come “fuoco purgatorio”. Insomma una specie di dolce Euchessina fiammeggiante, che in seguito si è strutturata iconograficamente nel mondo fantastico dantesco.

     

    In modo più specifico l’idea del purgatorio venne definita a partire dal Concilio di Lione del 1274, confermata definitivamente nel Concilio di Trento nel 1563 e rifiutata da Lutero e dai protestanti intorno a quegli anni.

    Beh, che c’è di strano? C’è chi crede a una cosa , chi a un’altra, chi crede agli extraterrestri, chi odia gli extracomunitari; è l’avvento del libero arbitrio.

    Ad esempio i credenti cattolici credono che per il suffragio dei defunti sia necessaria la preghiera, la celebrazione di Messe e la pratica delle indulgenze, pagate profumatamente. La dottrina cattolica afferma – meglio dire affermava visto il cambiamento di idee del papa sicuramente suggerite dal suo Capo incorruttibile nonché ineffabile – che le preghiere dei vivi in favore dei morti muovono la misericordia di Dio diminuendo così il tempo di permanenza delle anime nel Purgatorio. Praticamente le preghiere servono (servivano) ad accellerare il cambiamento di giudizio sul purgatoreño. Una specie di grazia presidenziale … pardon divina.

     

    Ma attenzione ha detto, l’altro giorno Ratzinger, l’ex soldato della Hitler Jugend, l’ex duce della Santa Inquisizione, l’ex firmatario del documento che sanciva la scomunica per chiunque avesse denunciato un atto di pedofilia compiuto da un appartenente alla Chiesa, ovverossia Benedetto XVI, attenzione, ha detto: «La grazia non esclude la giustizia … I malvagi alla fine, nel banchetto eterno, non siederanno indistintamente a tavola accanto alle vittime, come se nulla fosse stato».

     

     

    È chiaro credenti cattolici? I vostri parenti un po’ cattivelli, anche quelli proprio stronzi, se voi gli fate fare un po’ di messe di suffragio o pagate con una donazione qualche indulgenza, magari non siederanno proprio vicino vicino al vostro dio, perché vicino al Creatore siederanno le vittime, ad esempio qualche vittima stuprata da un prete pedofilo. I cattivi siederanno un po’ più in là, magari li faranno accomodare in cucina, che poi non è che si sta tanto male.

     

    La comunità dei cattolici non si deve neppure tanto preoccupare se, come dice Ratzinger, nel Giudizio Finale, Dio chiamerà «in causa le responsabilità» di ognuno di noi, perché i credenti sono una S.r.l.,  cioè una Società a Responsabilità Limitata, quindi, per sedersi a questo interminabile banchetto divino, una specie di cena Trimalchionis,  basterà una bella confessione dei peccati, una bella assoluzione, quattro Ave Maria, tre Pater noster, e il gioco è fatto. E buon appetito a tutti …

     

    15 gennaio 2011 

     

    • It’s nearly impossible to find experienced people for this subject, however, you seem like you know what you’re talking about! Thanks

    • un post pieno di inesattezze ed errori che palese gravi carene e pregiudizi personali. Comunque sei sulla giusta via……presto troverai quel che cerchi

      • Caro Marco , cosa sono le “palesi gravi carene” e gli errori e le inesattezze? e cosa starei cercando secondo lei? … e dai ci illumini , non vorrei che questa sia una minaccia da denunciare alla Polizia postale. Ma sono sicura che non è così … anche se il nome che lei si è scelto come indirizzo email, “Lupo”, non è molto tranquillizzante, … ma in questa favola “edificante” lei senza dubbio non è il lupo … ma neppure io sono Cappuccetto Rosso … Attendo una Sua risposta per chiarire questo che senza dubbio è uno spiacevole equivoco … dopo di che …. Per quanto riguarda i pregiudizi personali io toglierei il prefisso “pre” e lascerei solo “giudizi personali” che naturalmente, dato che non sono una decelebrata, ci sono, eccome

        Attendo una Sua. Saluti
        GDB

    • Quanto disprezzo e quanta voglia di ridicolizzare i cattolici, in questo post.
      Ma va bene cosi, ognuno ha il diritto di tenersi stretto le proprie opinioni (dogmi).
      Le consiglio solo di pregare, con il cuore sincero, ma non per non finire all’inferno o al purgatorio, ma per scoprire il vero volto di Dio, che ne sono certo, la sorprendera’.
      Saluti

      • Francesco … vede “scoprire il vero volto di dio” per me è una frase senza senso, la comparo al farneticare di un essere umano che ha perduto sé stesso…
        Saluti

        Giulia D.B. per la Redazione di N&G

        • Ah beh.. che i cattolici siano farneticanti per lei lo si era capito, appunto.

          E’ una sua idea, come dicevo ognuno ha il diritto di averne una propria.

          Ma quello che intendevo dire e’: perche’ tanto disprezzo?
          A parte il fatto che nessuno puo’ dimostrare matematicamente di avere ragione (ne’ il credente ne’ l’ateo), ma poi ammettiamo pure che lei abbia ragione , ma allora sarebbe ma come dire: un uomo si e’ perso, sta farneticando e io che faccio? Lo disprezzo e lo denigro.

          Cioe’ si critica la scomunica, ma in fondo in fondo criticandola si scomunicano i credenti.

          Dalla padella alla brace.

          Saluti

          • “Credere: è un sentimento piuttosto che un pensiero che si veste di un credo che sembra pensiero ma è sordo e cieco ad ogni ragione e percezione” Massimo Fagioli.Left, n. 48, 8 dicembre 2006.

            Se una persona che sta male mentalmente, va a farsi curare ha tutto il diritto di farlo, e la società tutta ha il dovere di curarlo…senza disprezzarlo… ma se la stessa persona malata di mente pretende di delirare in pubblico parlando dei propri deliri religiosi e di inesistenze e pretendendo rispetto per ciò che dice allora si chiama il 118 e si sistema momentaneamente la cosa con un bel TSO. Il credente, quello vero intendo, quello che si è costruito il suo dio a propria immagine e somiglianza nella propria mente, e ragiona partendo dall’assunto che quel dio esista, non viene ritenuto delirante solo finché questa sua credenza è ritenuta congrua dalla società in cui vive.
            Questo è ciò che io penso, ed è solo il credente che potrebbe ritenere oltraggiose questo articolo perché, ha fondato tutta la sua struttura identitaria su una favoletta. Un serie di miti ritenuti storici e veri su cui ha fondato tutto il suo pensiero… difettoso. Dal mio punto di vista, sono una studiosa di religioni, un individuo di tal fatta è un povero di spirito.
            Altra cosa è aderire per comodità e/o per vigliaccheria a una serie di tradizioni religiose trovate nel proprio ambiente culturale. Sono le tradizioni da me definite in molti miei articoli pret-a-porter, ovvero quelle che si trovano belle e pronte alla nascita e si indossano già nei primi anni di vita. In entrambi i casi la religione è una stampella usata per ovviare a una zoppia psichica. Spero di essere stata abbastanza chiara. Nel caso, se pensa che la possa aiutare a capire meglio, legga questo altro articolo in cui cerco di spiegare la genesi della malattia … comunque di “alienazione religiosa” si può guarire, non è una malattia genetica, poi si sta meglio… mi creda …

            G.D.B per la Redazione di G&N

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