• Pippo Civati … un “revenant” a Canossa

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    di Jeanne Puccelli

     

    «#Civati ha lasciato il Pd, con una mossa fulminea durata due anni.» David Sassoli (@DavidSassoli) 6 Maggio 2015

    Certamente la frase di David Sassoli la si deve giocoforza interpretare tenendo conto di chi la dice … però, estrapolandola dalla fonte, contiene certamente una buona dose di verità.

     

    Solo due parole su Pippo Civati di cui come ben ricorderete, al contrario di molti amici miei di cui non faccio il nome, mi sono sempre tenuta alla “giusta distanza”.

     

    Mi ha colpito particolarmente soprattutto il luogo scelto per ufficializzare la notizia della sua uscita dal Pd: le telecamere di Left.

    Questo suo atto è altamente simbolico perché Left è l’unico luogo dove esiste la sinistra, la vera sinistra in senso stretto e nel suo farsi in rapporto con la realtà culturale, socio-politica e antropologica. E questo potrebbe, ripeto potrebbe, essere sicuramente un buon inizio.

     

    Lascio perdere le sue dichiarazioni e, aspettando fatti concreti, penso e mi faccio domande. Perché Civati ha aspettato che Renzi mettesse fine alla democrazia parlamentare prima di “togliere la fiducia” a questo governo messo lì da chi voleva eliminare uno dei fondamentali baluardi democratici della nostra costituzione? Perché se ne va solo ora dopo che buona parte del lavoro sporco è già stato fatto?

    Lui dice «La decisione finale l’ho maturata ascoltando gli insegnanti ieri. Mentre il ministro Giannini dichiarava che era uno sciopero politico, un ministro del Pd, insegnanti del Pd manifestavano e dichiaravano che il Pd, non l’avrebbero più votato». A me queste affermazioni fanno una certa “impressione” e non mi suonano.

    E poi … scusa Civati, ma ti accorgi solo ora del linguaggio nazistoide del suo ex compagno di giochi « Sui giornali abbiamo letto parole come “li ho sterminati”, li ho asfaltati.». Ma caro Pippo sono quattro anni che Renzi parla di “rottamare” a destra e a manca. A Roma ti direbbero “ma allora sei proprio de coccio”!!!!!

     

    Poi leggo che Civati vorrebbe fare gruppo con Socialisti e dirigenti di Sel cioè con i facenti parte di un apparato politico con abitudini ben consolidate. Poi le dichiarazioni di Nichi Vendola, tipo “corro da te” … ma questo è  “nichilismo”??!!

     

    Infine quel suo andare a Canossa dalla vera sinistra con il capo cosparso di cenere non mi convince … anche Enrico IV dopo aver persuaso la marchesa Matilde a intercedere per lui poi tradì patti e accordi fatti con la sinistra … pardon con Gregorio VII, creando addirittura una pseudo sinistra … pardon una antipapa … e se non fosse stato per il normanno Roberto il Guiscardo al quale il papa poi regalò la Sicilia moresca …

     

    Quindi ribadisco il concetto al “revenant” Civati:  No grazie!  Per ora non “è possibile”.

    8 maggio 2015 – 08.11

    Alcuni lettori contestano la nostra lettura del “fenomeno Civati-Vendola” in divenire , questo è il testo pubblicato Segnalazioni 9 maggio 2015:

    “Siamo in attesa che Pippo Civati (eventualmente…) Rilasci una dichiarazione pubblica – nel suo caso opportuna, e necessaria per la sua stessa credibilità – con la quale prenda le distanze in modo esplicito drastico e definitivo dalla sedicente “cultura” cattolico-comunista ed in particolare da Nichi Vendola.”

    Qui la rassegna stampa di Segnalazioni su Civati dal 7 maggio 2015

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    • il motivo per cui Civati ha aspettato fino ad oggi a lasciare il Pd è che ha sperato di poter unire le forze con le altre minoranze del partito: cosa che purtroppo si è rivelata impossibile, dato che il grosso di “Area Riformista” ha preferito cedere al ricatto del voto di fiducia sll’Italicum, legge sulla quale l’area politica di Bersani e Speranza aveva promesso una battaglia campale… insomma, Civati sperava di non uscire da solo ma, dopo le ultime vicende, si è rassegnato all’idea.
      Ora non ha certo intenzione di restare nel limbo ma, stanti le difficoltà del governo che al Senato ha una maggioranza barcollante, Civati sta cercando di formare – con SEl e i fuoriusciti del M5S – un gruppo parlamentare al Senato che possa fare da contraltare al Ncd.
      In prospettiva, l’intenzione di Civati è quella di farsi promotore di una nuova forza politica, che coinvolga Sel (ma non Vendola, mi pare: lui parla soprattutto con Fratoianni…), che dialoghi con Landini ma che non sia un’accozzaglia di sigle stracotte. Nessuna Canossa: solo il tentativo di affiancare alla proposta politica a lungo termine un’azione concreta (reddito minimo, referendum sull’Italicum, riforma della Rai, della scuola ecc.) nell’attuale Parlamento

      • La Canossa c’è stata, nel senso che tra aprile e luglio del 2014 Civati, alla sinistra, ha promesso e tradito le sue promesse e ora è tornato a ripromettere. E quindi fu “scomunicato” da chi come me sa cosa significa sinistra. (Leggiti la storia di Enrico IV e di Gregorio VII e capirai meglio il nesso.) Questo ha generato un enorme macchia sulla sua immagine politica che ora sta cercando di smacchiare: ci sono centinaia di battute e vignette satiriche su Civati-Mister Tentenna. Te ne sei accorta?

        Naturalmente spero che tu abbia ragione, lo spero veramente. Purtroppo le mie esperienze nell’area civatiana mi espongono ad un stato di alto scetticismo. Inoltre continuo a vederlo “gigioneggiare” … ma forse è una percezione alterata dalla delusione subita a luglio a Livorno. Ho varcato la soglia di quegli ambienti e ho dovuto ritrarmi inorridita. E non credo che Civati abbia un’identità umana tale da essere in grado cambiare questo stato delle cose … a meno che non inizi un lavoro su se stesso lungo, onesto, e rivoluzionario. Quindi no ai “W Civati” e sì ai vedremo che cosa farà … sì a cosa farà nel tempo non a cosa sta dicendo che farà.

        Per ora ribadisco che per quanto mi riguarda le sue parole non trovano varchi nella mia mente e nelle mie speranze. Vedremo dai fatti. Impedire a Vendola di entrare a distruggere una possibilità di rinascita di un partito di sinistra sarebbe un fatto. Denunciare le mani invisibili delle lobby , del Vaticano, dell’alta finanza, della criminalità organizzata, che manovrano non solo Renzi ma tutta la politica italiana, e che sono la causa di ciò che sta accadendo in Italia e in Europa, sarebbe un altro fatto …

        Ma tornando a Canossa non ho sentito dire pubblicamente da Civati una parola di scuse per ciò che è successo a Livorno ( http://www.igiornielenotti.it/?p=24869 ) … e se si parte col piede sbagliato … si schiacciano i piedi dell’altro da sé

        J.P.

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