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0 commentiHo sempre avvertito la perdita di qualcosa –
una dolente fra i bambini
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Confini
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Stamattina il sole scioglieva la brina
dalle ciglia,
residuo di inverni finiti.
Tu parlavi di confini,
da tempo chiedevi una lettera,
e una lettera è il confine
tra il mio pensiero e i tuoi occhi.–
Sta
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Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.
E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
che ci
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Ho spiegato al gatto tigrato
le ragioni delle stagioni e le regole del gufo
i tradimenti degli amici, l’amore dei gobbi,
e il parto della piovra dai tentacoli palpitanti
che striscia nel mio letto e non ama le carezze.… Leggi tutto
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Il sogno
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Fosti saggia a svegliarmi. E tuttavia
non interrompi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta… Leggi tutto
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Ogni giorno creo una nuova patria
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in cui muoio e rinasco quando voglio
una patria senza mappe né bandiere
celebrata dai tuoi occhi profondi
che mi accompagnano per tutto il tempo
del viaggio verso cieli fragili
in tutte le
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Perché tu mi oda
le mie parole
a volte si assottigliano
come orme di gabbiani sulla spiaggia.
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Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l’uva.
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E le vedo lontane le mie parole.
Più che mie
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A metà strada
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Continuerò ad incontrarti
nei pensieri,
col silenzio nascosto
in una mano,
alla fine del giorno
sulla riva dell’onda.
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Mattino a Stoccolma
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Ritorno dal regno ipnotico …
il suono m’accoglie … poi giunge la luce:
è respiro di marea montante,
è brusio di vite ansiose,di rancorosi ordigni in moto che, ragionevoli,
seguono i moti astrali dimentichi
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Poesie segrete
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Nella Casa dell’Anima s’aggirano le Passioni
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belle donne abbigliate in seta,
il capo adorno di zaffiri.
Dalla porta fin nell’interno della casa
tutte governano le sale. Nella più grande
di notte, quando brucia loro il sangue
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La nascita della Luna
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libera “traduzione” di Gian Carlo Zanon – della poesia “La puesta” dalla raccolta “Habana del centro” della poetessa cubana Fina García Marruz. 1997.
Eravamo piccoli,
una sera scoprimmo,
sulla nostra azotea habanera*
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Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
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fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrígoni e i Ciclopi
o Posidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla tua via,
se
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Prima che bruci Parigi
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Finché ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire… Leggi tutto
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Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012) è stata una poetessa e saggista polacca.
Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi … Leggi tutto
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La casa vuota
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Vado alla casa dove non vivremo
a guardare i muri che non si alzeranno.–
Passeggio per le stanze
e apro le finestre
perché entri il Tempo di Ieri invecchiato.–
Se vedessi!
Tra le … Leggi tutto
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Prospettiva
Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.Forse smarriti
O distratti
O immemori
Di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre.D’altronde nessuna … Leggi tutto
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MEMORIALE D’ISLA NEGRA
La poesia
E fu a quell’età… Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, da quale inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano… Leggi tutto
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Alla sera
Forse perché della fatal quïete
tu sei l’imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe … Leggi tutto
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Si spalancano le porte di Milano, è scuro ancora…
come ogni giorno l’insaziabile Leviatano fagocita
donne e uomini, automobili e treni, autobus e aerei
facendo ribollire il gorgo disumano, il calderone dell’oltraggio.
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Avanzo in ciò che è ancora
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Epistola ai poeti che verranno
Forse domani i poeti chiederanno
Perché non celebriamo la grazia delle ragazze;
chissà domani i poeti chiedano
perché le nostre poesie
erano lunghi viali da dove giungeva l’ardente collera.Io rispondo: da ogni parte si … Leggi tutto
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Un impossibile sud
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Li conosco bene
io.
Gli inverni del nord
entravano nei sogni:
immagini in bianco e nero
che viravano al freddo.
Me li vedo ancora
io.
I rettilinei pieni di nebbia
entravano nei sogni:
e ti
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“Nata sotto una stella arrabbiata e respirata dal campo, fui quell’erba fragile che radica tra il sale del molo e l’umido sartiame.
Quella che conosce dei gabbiani il pianto e muore sposa dell’onda al primo abbraccio.
Ma per te, … Leggi tutto
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Felici i solitari
Quelli che seminano cieli nella sabbia avida
Quelli che cercano la vita sotto le gonne del vento
Quelli che corrono ansimando dietro un sogno svanito
Perché loro sono il sale della terra
Felici le vedette sull’oceano … Leggi tutto
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Nulla posso dire di te trascorri nell’ombra
E’ per questo che nell’oscurità sei la mia guida
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Innominabile mi offri la schiena
per il mio tatto e le mie ansie il cammino dei re
e nella tua superficie profonda cade
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Il volto desiderato non è un ricordo e nemmeno un sogno,
è forse l’unione delle due cose, e tuttavia le eccede.
Il volto desiderato è l’eternità del momento agognato
che si estende senza fine.–
Unsi Al Hagg, … Leggi tutto
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Aquiloni
Che bello volare,
volare nel cielo
come gli aquiloni
che a un certo punto cadono
e si smarriscono nella campagna
che non vede l’uomo.
scritta nel Luglio 2013, Clara Carbone aveva 9 anni … Leggi tutto
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Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le … Leggi tutto
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Volevo portarti delle parole erranti,
ma non senti anche tu come sono ferme, immobili,
come in attesa del vento?
Vorrei che impazzasse una tempesta
perché io ne avverto l’eco
e il suo tuono roboante di fiati addestrati
sarebbe una
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Pubblichiamo un racconto e una poesia si Sam Shepard raccolti nel volume Motel Chronicles
Qui una breve biografia dell’autore.
L. A., Ca. – 13 ottobre ‘80
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Evidentemente cammino nel sonno. Mi trovano in piedi alla fine del … Leggi tutto
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La porta è socchiusa,
dolce respiro dei tigli…
Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.–
Giallo cerchio del lume…
Tendo l’orecchio ai fruscii.
Perché sei andato via?
Non comprendo…–
Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.
Questa … Leggi tutto



























