• Elezioni politiche 2013 – Eguaglianza …

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    uguaglianza

     di Giulia De Baudi

     4 gennaio 2012

     

    Dunque … come d’accordo con la Redazione di G&N proverò a parlare delle speranze, delle istanze, delle rivendicazioni, del “popolo di sinistra” e cercherò di dar consigli ai dirigenti al Partito democratico che, se, spero, ce la farà, dovrebbe governare nella prossima legislatura.

     

    Allora, primo consiglio: Bersani e company rileggete, o leggete, attentamente la Costituzione italiana e fate in modo che quelle parole si concretizzino, altrimenti, se quelle frasi non troveranno una realtà su cui posarsi, le vedremo volare lontano, sempre più incorporee, fino a che spariranno dai nostri orizzonti mentali.

     

    Faccio un po’ il punto della situazione per non ripetere quello che hanno già scritto i colleghi.

     

    Emo Bertrandino ha fatto il suo “discorso programmatico” (leggi qui) e ha accennato al “linguaggio della politica”.

     

    Salvo Carfì, nel suo articolo (leggi qui), ha affermato che in politica il centro non esiste e che vi sono solo una sinistra e una destra che si sfidano da più di duecento anni cioè da quando nel maggio 1789 in Francia iniziarono gli Stati  Generali.

    Io non sono così manichea tra i due schieramenti vi sono infinite sfumature che spesso per convenienze politiche, purtroppo si concretizzano in miscugli nauseabondi. Amalgame di partiti che hanno anche il coraggio, come sta facendo il tripartito peri-montiano, di dichiararsi, assurdamente, “il nuovo che avanza”. Questo “nuovo che avanza” secondo “Al” Monti *  renderebbe Fassina un “conservatore” è composto:

    1) da un ex fascista dichiarato, Fini;

    2) dall’erede della Democrazia Cristiana di cui ha adottato simboli, amicizie “siciliane”, e politica, Casini;

    3) da quelli che Fassina ha giustamente definito “rotariani”, vale a dire lobby e poteri forti.

     

    ( * “Al”, per chi non lo avesse capito, è il computer di 2001 Odissea nello spazio).

     

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    Inoltre Carfì ha narrato di come Fassina ribellandosi alle incongruenze semantiche di “Al” Monti ha svelato al mondo che l’ex presidente del Consiglio è compagno di merenda delle “ grandi imprese e delle banche”. Grazie Fassina, non ce ne eravamo accorti … per niente, per niente!!!

     

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     L’agenda Monti

    Io che vi racconto? Ecco mi viene di parlare brevemente della trasmissione Bersaglio mobile condotta, maldestramente, da Enrico Mentana andata in onda giovedì in prima serata. Naturalmente io tifo per quel passionale di Landini che non fa sconti a nessuno, ma, devo dire che, incredibilmente, a causa di un certo Marco Simoni del movimento finiano Italia Futura, anche Brunetta mi è divenuto quasi simpatico. Naturalmente si è parlato dei neologismi e dei slittamenti semantici di “Al” (che secondo me va risettato riavviandogli il sistema), soprattutto quando ha fatto quella battutaccia dicendo che Bersani avrebbe dovuto “silenziare” alcuni politici del Pd. Ma che significa “silenziare” un essere umano? Mettere un silenziatore ai suoi pensieri in modo che non si sentano? Ridurlo al silenzio nel senso di eliminarlo?

     

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    Poi sono andata a vedere chi è ‘sto Marco Simoni che durante la trasmissione era in evidente difficoltà. Io pensavo fosse uno di quei pivellini che parlano senza connettere l’apparato fonico al cervello – stile Renzi per capirci – invece dietro la palese scissione linguistica, nel senso che non si capiva quello che diceva, si nasconde un professore che “insegna economia politica alla London School of Economics, dove è coordinatore del Master in Public Administration in European Public and Economic Policy ed è anche  editorialista del Sole 24Ore” … questo è quanto scritto sul sito di Italia Futura … ma in effetti fino a poco tempo fa era “Post-doctoral fellowship before being appointed as a lecturer in European Political Economy. Cioè una specie di ricercatore però inquadrato regolarmente in quell’Università menzionata.

     

    Incuriosita sono andata a leggere qualcosa di suo e mi sono messa le mani nei capelli. Inserisco solo un paio di frasi del Simoni pensiero:“La disuguaglianza si riduce se l’economia riparte.(…) Decine e decine di autorevoli studi non sono stati in grado di identificare un’unica relazione, sempre valida, tra uguaglianza (o equità) e crescita”. Mi chiedo come si fa ad affermare cose di questo genere. Ma prima della crisi, quando l’economia era in crescita c’era uguaglianza sociale? Ma perché questo tizio, che sembra venuto da Marte, dice che nonostante “Decine e decine di autorevoli studi non sono stati in grado di identificare un’unica relazione”  tra equità e crescita, questa idea inconsistente è pur sempre valida? Come si dice … sorvoliamo.

     

    nuovaeconomia_fermata

     

    Visto che stiamo parlando di eguaglianza, vorrei ricordare ai parlamentari del Partito Democratico quella parte dell’Art, 3 della Costituzione italiana in cui viene detto:

    “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

    L’eguaglianza umana va salvaguardata da individui asociali che con le loro teorie economiche artificiali, create apposta per distruggere l’uguaglianza, non tengono neppure conto della realtà storica e contingente.

     

    Il compito del Pd è far si che i principi di eguaglianza  che sono patrimonio della sinistra e sono inscritti nella Costituzione, si avverino e si consolidino fino a divenire un baluardo contro chi, da sempre, negando che gli esseri umani nascono umanamente eguali, afferma dogmaticamente che solo pochi eletti dalla grazia divina sono preposti al dominio dell’uomo sull’uomo.

     

    Le teorie economiche che hanno dominato gli ultimi due secoli le società occidentali continuano a trovare terreno fertile concimato dal dogma religioso della predestinazione a sua volta alimentato dall’alienazione religiosa.

    Come ha detto giovedì sera Landini parlando di Marchionne “ … questo crede di essere un unto dal signore”. Dietro il liberismo c’è nelle classe dirigente di questo paese questa paranoia che ha portato al fallimento lo stesso liberismo.

    Forse Landini sarà un “pericoloso idealista”, un rivoluzionario che vuole che gli esseri umani assomiglino un po’ di più al modello di essere umano che lui ha in mente, ma sono i liberisti che hanno fallito seguendo le proprie paranoie religiose non Landini che vuole che gli operai della Fiom siano trattati come gli altri operai iscritti a sindacati collusi con quel tipo capitalismo asociale di cui Marchionne non è altro che la punta dell’iceberg. Forse Landini ha in mente un essere umano che assomiglia a se stesso. Un essere umano che, come scrive Massimo Fagioli sulla rivista left del 29 dicembre scorso, “… ha la certezza dell’esistenza di un essere umano simile a se stesso” mentre chi concepisce il liberalismo come “vinca il più forte della specie” si rifà a ideologie naziste che identificano l’altro da sé come un non umano.

     

     

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    Una domanda a Bersani: ma perché Landini non viene candidato nelle prossime elezioni politiche?

    Forse perché secondo voi non è un predestinato?

     

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    Tutti gli articoli riguardanti le Elezioni politiche 2013 li trovate QUI

    • ,,,quello che sò è che ascoltando certi politici ho delle sensanzioni molto sgradevoli …ed allora dico a me stesso che …non voglio essere qull’essere che prova sensanzioni sgradevoli! …voglio essere soltanto un essere umano vero! …passino anche le sensazioni sgradevoli e per farle passare spengo il televisore (…faccio buio!)! …ed anche se resto sveglio ho altri pensieri che allontanano da me le sensazioni sgradevoli …il mio sguardo sembra ingrandirsi a dismisura per guardare oltre!

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