• Eugenio Montale – “Forse un mattino andando in un’aria di vetro,”

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    Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
    arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
    il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro

    di me, con un terrore di ubriaco.

    Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
    alberi case colli per l’inganno consueto.
    Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
     tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

          da Ossi di seppia, 1925

    Qui altre poesie e la sua biografia

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