• ArabPress: L’ISIS e la demonizzazione dell’Islam

      0 commenti

    14

    Munir al-Khatib

    Non è la religione che definisce l’identità dei suoi credenti

    .

    Demonizzare l’Islam: questa è la più grande minaccia dell’esistenza e della diffusione di Daesh (ISIS). Non sono le minacce a Roma, né quelle ai Paesi infedeli. Il vero pericolo è ciò che resta dell’immagine dell’islam e dei musulmani.

    .

    Purtroppo, i nemici dell’Islam sono riusciti a legare la loro ferocia ad alcuni musulmani, creando un nuovo islam. Nessuna religione difende l’identità dei suoi seguaci, non ci dice se un americano, un francese, un tedesco è cristiano o ebreo. Tuttavia, i musulmani oggi vengono ad ogni modo classificati secondo la loro religione.

    .

    Non è possibile cambiare questo pregiudizio, se non attraverso una re-interpretazione dei testi religiosi che incitano all’omicidio, ad abbattere gli idoli politeisti e chi si allontana dalla fede. I tentativi riformisti di studiosi e filosofi sono stati numerosi nel corso dei secoli, ma le loro interpretazioni hanno raggiunto solo un numero limitato di seguaci.

    .

    È importante che queste interpretazioni vengano diffuse nella comunità musulmana, non solo in una piccola parte di essa. Non importa come i musulmani vedono loro stessi, ma come gli altri vedono i musulmani, perché è l’altro a definire la nostra immagine, anche se non la accettiamo e la contrastiamo.

    .

    Non saranno i raid della coalizione occidentale e araba a sconfiggere Daesh e la distruzione del patrimonio culturale da loro operata. A vincere sarà la concreta convivenza tra diverse razze e religioni e non l’imposizione di religioni e razze superiori come Daesh o il sionismo.

    .

    Il caos imperante in Siria e Iraq ha permesso allo “Stato Islamico” di diffondersi rapidamente nella regione, ma non durerà a lungo. Per far sì che oggi un’organizzazione funzioni ha bisogno di meccanismi moderni basati su valori moralmente accettabili e che interagiscano con la comunità internazionale. Questo è proprio ciò che manca a Daesh.

    .

    L’organizzazione estremista si è ormai trasformata in un mostro agonizzante che procede a rallentatore, prossimo a un improvviso crollo. Di certo, la sua caduta causerà ingenti danni a chi gli sta intorno. Tuttavia, anche se inevitabile, la sua caduta ci ricorderà il prezzo da pagare per il peso dell’arretratezza e della tirannia politica, che a lungo hanno dominato la regione.

    Articolo ArabPress Di Munir al-Khatib. 

    As-Safir (05/03/2015).

    Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo

    Munir al-Khatib è un giornalista libanese.

    Articolo corrrelato : Identità umana o identità di appartenenza?

     Post del 6 marzo 2015

    Scrivi un commento