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A volte dimentichiamo
di che sostanza
sia fatto il nostro cuore.–
Dimentichiamo di che si nutre,
perché vive e perché, a volte,pur sopravvivendo muore.
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Ma basta poco: il suono rosso,
il suono che non mente
per
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Ghetto di Lodz
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La Farfalla
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L’ultima, proprio l’ultima,
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di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una goccia bianca
– così gialla, così gialla! –
l’ultima,
volava in alto leggera, -
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Da domani …
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Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi sarò contento. A che serve essere tristi, a che serve?
Perché soffia un vento cattivo?
Perché dovrei dolermi oggi, del domani?
Forse il domani è buono, forse -
Una macchia di sporco dentro sudicie mura
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e tutt´attorno il filo spinato
30.000 ci dormono…
Sono stato bambino tre anni fa.
Allora sognavo altri mondi.
Ora non sono più un bambino,
ho visto gli incendi
e troppo presto sono -
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Miklós Radnóti e Miklósné Radnóti
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Ho vissuto su questa terra in un’epoca
quando l’uomo è diventato talmente vile
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che di notte uccideva per puro piacere
e non solo al comando,
e mentre credeva in falsi miti, agitandosi,
sua -
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Dino Buzzati
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Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo. Per
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NOI CHE CADEMMO
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Fummo una zolla qualunque
al taglio del vecchio aratro
che il nuovo trattore ferisce
inpianto, sudore e lavoro.
Ora ascoltiamo i sospiri
di neri e snelli cipressi
dipinti da soffi di sole
in chicchi -
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I partigien
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Non è per via della gloria,
che siamo andati in montagna,
a far la guerra.
Di guerra eravam stanchi,
di patria anche.–
Avevamo bisogno di dire: lasciateci le mani libere,
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i piedi, gli occhi, le -
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Un paio di scarpette rosse
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C’è un paio di scarpette rosse
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numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
“Schulze Monaco”.
C’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio -
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.–
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Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato -
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L’undici settembre 1973 veniva assassinato Salvador Allende, pochi giorni dopo, il 27 settembre, il cuore di uno dei più grandi poeti della storia cessò di battere.
Pinochet, colui che causò questa ed innumerevoli altre morti, fu grande amico di
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Pablo Neruda e Matilde Urritia all’Isla Negra – Cile
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Sorgi a rinascere con me fratello
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Sorgi a rinascere con me fratello
Dammi la mano dalla più profonda
ragione del tuo diffuso dolore.
Non tornerai dal fondo delle rocce. -
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di Gian Carlo Zanon
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«Dopo un po’/ scappai. Dovevo accettare/ la vita e/ questa era in mano al TEMPO./ Mi invase un’alba,/ luminosa, allegra/ che turbò il mio spirito/ mi prese l’EMOZIONE/ dolce e struggente/ avvolgendomi di serenità … Leggi tutto
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Hai un sangue, un respiro.
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Sei fatta di carne
di capelli di sguardi
anche tu. Terra e piante,
cielo di marzo, luce,
vibrano e ti somigliano
il tuo riso e il tuo passo
come acque che sussultano
la tua -
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“Le sue pupille divennero due piccoli puntini burloni. Mi penetrarono, sciogliendo la mia finta durezza.
Colpita e affondata.
Mi ero ammorbidita completamente. Pace fatta. Come avevo potuto sul serio arrabbiarmi con lui? Pace. Ci baciammo per suggellarla.
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Un
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Il mare da più vicino
: “Verrà il giorno finalmente …”
Giornale di bordo–
L’estate di Camus: “Verrà il giorno finalmente …”
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Sono cresciuto sul mare e la povertà mi è stata fastosa, poi ho perduto il
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In un alba boschiva,
per colpa del caso,
due nostri atomi
si incontreranno
in un frutto di noce…
un attimo dopo
verranno trasformati
in salti amorosi
da scoiattoli fulvi…
accadrà tra mille anni,
più o meno.
Dove non so…
so … Leggi tutto
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il mio viaggio verso te …
Le voci nere della notte
no non guidavan, ora,
né viaggio né memoria.
Al di là l’ultimo ponte,
e, oltre l’agonia notturna.
Seme di nuovo giorno
empio inarcava i fianchi –
… intanto umori
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Gian Carlo Zanon
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Quando ho letto questo testo del poeta, scrittore e giornalista Stig Dagerman che Antonio – un outsider che dai margini dell’anarchia ci invia sapienti messaggi culturali – ci ha inoltrato, sono rimasto un po’ sconcertato.
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L’autore di questa poesia (il Moro così preferisce autografarsi) ha capito, come noi della redazione del resto, la mistificazione culturale a causa della quale P.P. Pasolini è stato divinizzato non solo come intellettuale ma anche come uomo.
«L’ho scritta
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Pubblichiamo una poesia e due brevi racconti di Sam Shepard raccolti nel volume Motel Choronicles
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Qui una breve biografia dell’autore.
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Homestead Valley, Ca. . 26 dicembre 81
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mia Mamma per un po’ si portò appresso una
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Gentile direttore
Emo BertrandinoHo letto con grande interesse i reportage di viaggio, o presunti tali, di un certo Adriano Meis (non so se suo collaboratore o che altro) e questo mi ha dato il coraggio di proporle alcune mie
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di Gian Carlo Zanon
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«Ho degli ospiti: Anuška, Ahmet, Neriman, Marusa, Ziya, SI-YA-U. (…) I miei ospiti non sono invecchiati. Hanno la stessa età di quando li ho visti l’ultima volta. SI-YA-U è ancora innamorato di Anuška. Ahmet
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Nulla due volte
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Nulla due volte accade
né accadrà. Per tale ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.–
Anche agli alunni più ottusi
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della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del -
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Poteva accadere.
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Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. -
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Sono io, Cassandra.
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E questa è la mia città sotto le ceneri.
E questi i miei nastri e la verga di profeta.
E questa è la mia testa piena di dubbi.
È vero, sto trionfando.
I miei giusti presagi -
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Nella letteratura giapponese, gli Haiku rappresentano una parte molto importante della poesia. La condizione alla base di questo tipo di poesia è la convinzione dell’inadeguatezza del linguaggio, rispetto al compito di testimoniare la verità. C’è molta cultura Zen alla
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Cammino senza meta
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nemmeno questo sole caldo
così bello,
penetra,
non riesce a spalancare
le finestre socchiuse .
Forse sei tu che chiudi,
che mi manchi, tu
con quel tuo tanto da fare
così simile
al mio impigrirmi, -
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Le vostre mani e le loro menzogne
Le vostre mani austere come pietre,
meste come nenie intonate in prigione,
massicce e enormi come animali strani,
le vostre mani simili a volti crucciati di bimbi affamati.
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Le vostre mani
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